A Chioggia dieci giorni all’anno c’è una scuola che suona

Esplode ogni anno la voglia di jazz a Chioggia, in occasione della XXII edizione del Summer Jazz Workshop, organizzato da Veneto Jazz e dall'Associazione Musico Culturale Clodiense.

Passando all’esterno dell’edificio, la scuola che ospita il Summer Jazz Workshop sembra essere una cassa armonica vera e propria, in ogni aula c’è musica, in ogni aula un docente si impegna per lunghe ore nella trasmissione della tecnica, della pratica e dell’etica a giovani aspiranti musicisti.

Esplode dunque ogni anno la voglia di jazz a Chioggia, anche quest’anno in occasione della XXII edizione del Summer Jazz Workshop, organizzato da Veneto Jazz e dall’Associazione Lirico Musicale Clodiense, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Chioggia e con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Venezia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Sono stati 87 i giovani musicisti che hanno invaso la città dal 19 al 26 luglio per frequentare quello che è considerato uno dei workshop più qualificati sulla scena nazionale di didattica jazz.

A valorizzare questa esperienza formativa la presenza del corpo docente della New School for Jazz & Contemporary Music di New York, che fra le sue fila vede alcuni fra i più importanti jazzisti internazionali come Amy London (voce), John Ellis (sax), Rory Stuart (chitarra), Kevin Hays (piano), Jeff Hirshfield (batteria) e musicisti italiani affermati come 
Marco Tamburini (tromba), Michele Polga (sax), Stefano Senni (basso), Ambrogio De Palma (teoria e Big Band), grazie alla partnership con il Conservatorio di Rovigo.

Gli studenti sono arrivati da Norvegia, Russia, Slovenia, Svizzera, Turchia, Stati Uniti, Australia, Austria, Canada, Inghilterra, Francia, Germania, Islanda, Israele, Olanda, più una folta presenza italiana, e si sono immersi anima e corpo per una intera settimana di lezioni con classi di strumento, teoria, musica d’insieme, improvvisazione, ma anche esibizioni dal vivo, che hanno animato la città, Jam session e concerti tutte le sere.

Questa sera concerto finale, causa maltempo all’Auditorium S. Nicolò, fatta la consegna dei dipolomi, finite le lezioni e le esibizioni la “scuola che suona” torna ad essere una normale scuola elementare ad un passo dalla laguna. Con grande soddisfazione degli studenti e dei docenti che sostengono di offrire molto ma ricevere altrettanto dai ragazzi giovani e meno giovani che usano ogni momento disponibile, anche furi dalle ore di lezione per studiare.

Appuntamento al prossimo anno dunque, per un nuovo intenso periodo di crescita artistica con il Summer Jazz Workshop.

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