Ad Udine è delirio totale per i Metallica!

Erano in 40.000 ieri sera allo Stadio Friuli di Udine, per l'unica ed imperdibile data italiana del 'Black Album Tour' dei Metallica. Leggi la recensione

Erano in 40.000 ieri sera allo Stadio Friuli di Udine, per l’unica ed imperdibile data italiana del ‘Black Album Tour’ dei Metallica, che ancora una volta si confermano come uno dei pilastri immancabili della storia dell’heavy metal ed una delle band più amate dal pubblico metallaro di ogni età e provenienza.

Sono le 21.45 quando le note estratte dalla colonna sonora de ‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo‘ del Maestro Ennio Morricone, accompagnate dalle immagini del film di Sergio Leone, annunciano l’ingresso della band. E’ la quiete prima della tempesta, che inizia sulle note di ‘Hit The Lights’, il successo amato soprattutto dai nostalgici, estratto da ‘Kill’em All’ del 1983.

Le prime traccie della set list sono tutto un celebrare i primi anni della band, il periodo più amato dai fan di sempre, che preferiscono i ritmi forsennati ed i fraseggi veloci rispetto ai pezzi considerati più commerciali degli ultimi tempi. Si prosegue quindi con ‘Master of Puppets’, pezzo che infiamma letteralmente il Friuli, seguito da ‘For whom the Bell Tolls’.

Un tuffo negli anni ’90 con ‘Fuel’ prima di ‘Hell and Back’, l’inedito uscito a fine 2011, un pezzo inaspettato dal pubblico.
Ed arriva il momento atteso da tutti: l’esecuzione integrale del ‘Black Album’, 12 brani riproposti in sequenza “contraria” rispetto alla scaletta originale dell’album, accompagnato dalle immagini dell’epoca che scorrono sul megaschermo. Una riproposizione che non stona con le sonorità dell’epoca: se non fosse per il pizzetto ingrigito di Hetfield sembrerebbe di rivivere quel magico momento.
‘The Struggle Within’ suona quasi hardcore punk, ‘My Friend of Misery’‘The God that Failed’ sono sempre potenti per poi lasciar spazio alla commozione anticipata dall’arpeggio di ‘Nothing else Matters’ che tutti, nessuno escluso, ha cantato in coro con tanto di telefonini accesi per creare l’atmosfera.  Uno spettacolo davvero essenziale, senza troppa scenografia, che da spazio alla sola musica.

“Udine, do you want heavy?” così il frontman introduce ‘Sad but True’, seguita a ruota dall’energia di ‘Enter Sandman’ che manda in estasi il pubblico che salta, canta, urla e poga. Gran finale con i fuochi artificiali. Sembra tutto finito, dopo 2 esaltanti ore di metal allo stato puro, ma i metallari di San Francisco non ci stanno e regalano ai fan italiani 3 bis: ‘Battery‘, ‘One’ e ‘Seek and Destroy’.

Finisce così lo show di una band che ha alle spalle oltre 30 anni di carriera, ma che sembra non sentirli. I Metallica ad Udine sono apparsi più energici ed entusiasmanti che mai.

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