Al cinema L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, trama e recensione

È arrivato al cinema L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo, un film di Jay Roach con protagonista Bryan Cranston. Leggi trama e recensione.

È uscito al cinema L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, in originale semplicemente Trumbo, film girato nel 2015 diretto da Jay Roach.

Il film si basa sul libro biografico intitolato Dalton Trumbo (di Bruce Alexander Cook) che racconta la vita del famoso sceneggiatore di Hollywood che lavorò in celebri pellicole (Vacanze Romane, Spartacus) ma venne processato e imprigionato perché “sospettato di Comunismo”. Nonostante le peripezie, non smise mai di lottare contro questa ingiustizia tornando alla fine a vincere il suo meritatissimo Oscar.
Oltre al protagonista Bryan Cranston (noto per aver interpretato Walter White nella serie televisiva Breaking Bad) il cast di L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo è stellare: Diane Lane, Helen Mirren, Louis C.K., Elle Fanning e John Goodman.

L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo trama

Negli anni 40, Dalton Trumbo (Cranston ) è uno tra gli sceneggiatori più conosciti e pagati di Hollywood. È un uomo attivo politicamente per il riconoscimento dei diritti civili e della parità di retribuzione. Per questo Trumbo, insieme ai suoi colleghi, deve testimoniare di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane nell’ambito dell’ampia indagine sulle attività comuniste negli Stati Uniti. Trumbo non risponde alle domande della Commissione, così viene condannato all’arresto in una prigione federale. Ostacolato dalla potente giornalista anti comunista Hedda Hopper (interpretata da Helen Mirren), nei successivi tredici anni nessuna casa di produzione cinematografica gli firma un contratto per paura d’essere associate alle sue opinioni politiche, percepite come estremiste. Trumbo a fatica mantiene la famiglia, scrivendo scenografie sotto pseudonimo per film a basso costo. È costretto a vendere la sua casa e viene abbandonato da amici, colleghi e vicini.

Recensione del film

I personaggi del film sono tratteggiati con grande cura ed in particolare le figure femminili. Ne è una prova Nikola Trumbo, figlia dello sceneggiatore, interpretata da una giovanissima eppure eccellente Elle Fanning. Ben definito è il sentimento di disagio che incombe sugli accusati e i condannati delle Liste Nere e che fa trasparire i temi caldi dell’epoca: lotte sindacali per i diritti civili e per l’uguaglianza razziale. Nonostante la drammaticità del film non mancano momenti di puro divertimento garantiti dalla presenza di John Goodman, che interpreta uno dei fratelli King, un produttore che darà lavoro a Trumbo e ai suoi colleghi nonostante le Liste Nere. Quello di Goodman è il secondo personaggio meglio riuscito di tutta la pellicola.

Unica pecca del film è forse la sua lunghezza un po’ eccessiva, tuttavia grazie al lavoro del regista e dello sceneggiatore e anche grazie alle stupende musiche di Theodore Shapiro, la storia segue senza intoppi. Gli attori interpretano tutti splendidamente i propri personaggi, anche perchè i ruoli sono stati assegnati con cura ed appaiono in piena sintonia e assolutamente congeniali ad ogni attore (Cranston non a caso è nominato all’Oscar per la sua interpretazione). La pellicola rappresenta perfettamente un ritratto dell’America degli anni ‘40/’60 rivelandosi decisamente coinvolgente e appassionante. Un film da non perdere!

Trailer italiano

https://www.youtube.com/watch?v=DV-lwzTeVzs

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