Chick Corea al Blue Note di Milano ci regala un concentrato stilistico di alta qualità

Sul palco del Blue Note di Milano si è esibito il jazzista di origini italiane Chick Corea, accompagnato da grandi musicisti.

Di origini italiane (per la precisione di Albi di Catanzaro), Corea inizia a suonare negli anni sessanta con il trombettista Blue Mitchell, e con alcuni grandi della musica latino-americana come WillieBobo e Mongo Santamaria. Il primo album che lo vede come leader è ‘Tones For Joan’s Bones’, nel  1966 in quintetto con Woody Shaw alla tromba e Steve Swallow al contrabbasso. Due anni dopo pubblica ‘Now He Sings, Now He Sobs’, entrato nella leggenda del jazz, in cui suona con Roy Haynes alla batteria e Miroslav Vitous al contrabbasso.

Verso la fine degli anni sessanta, si unisce al gruppo di  Miles Davis e compare su album importanti, come ‘In a Silent Way ‘ e ‘Wiches Brewì’. Con questo gruppo sperimenta l’uso di strumenti elettronici, ed in particolare il Fender Rhodes.

Nel 2012 Chick Corea è arrivato alla strabiliante cifra di diciannove Grammy vinti in tutta la sua carriera. Dall’avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini allo straight ahead, dalla fusion più vigorosa ad esaltanti incursioni nella musica classica, durante la sua illustre carriera Chick ha toccato un numero incredibile di generi musicali, mantenendo uno standard di eccellenza davvero sorprendente.

Chick Corea si è presentato sul palco del Blue Note di Milano con un gruppo di musicisti di eccellente qualità artistica, Tim Garland (sax) Adrien Feraud (basso), Marcus Gilmore (batteria) Charles Altura (chitarra) e Luisito Quintero (percussioni).

Chick ha aperto il concerto alla tastiera elettronica esibendosi in passaggi che molto ricordavano la sua fase con Miles, per proseguire con l’esecuzione al piano di partiture dalle sonorità e arrangiamenti più classici, lasciando di volta in volta spazio ai suoi musicisti che si sono esibiti in lunghi assoli di grande intensità .

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