Cinestory: ‘Il Silenzio degli Innocenti’

Questa settimana ci occupiamo del thriller che diede inizio alla saga su uno degli assassini della letteratura più spietati in assoluto: Hannibal Lecter. Ovviamente stiamo parlando de ‘Il Silenzio degli Innocenti’.

Ed anche per questo sabato, si ripete l’oramai consueto appuntamento con la rubrica ‘Cinestory’.
Questa settimana ci occupiamo del thriller che diede inizio alla saga su uno degli assassini della letteratura più spietati in assoluto: Hannibal Lecter. Ovviamente stiamo parlando de ‘Il Silenzio degli Innocenti’, pellicola del 1991 che vinse la bellezza di 5 Premi Oscar®: Miglior Film, Miglior Regia (Jonathan Demme), Miglior Attore Protagonista (Anthony Hopkins), Miglior Attrice Protagonista (Jodie Foster) e Miglior Sceneggiatura non originale (di Ted Tally).
A seguito del successo ottenuto da questo film, sono stati realizzati 2 sequel (‘Hannibal’ e ‘Red Dragon’, che in realtà è un remake di ‘Manhunter – Frammenti di un omicidio’) ed un prequel (‘Hannibal Lecter – Le Origini del Male’).

TITOLO: Il Silenzio degli Innocenti (titolo originale ‘The Silence of the Lambs’)
ATTORI: Anthony Hopkins, Jodie Foster, Scott Glenn,  Anthony Heald, Ted Levine, Charles Napier
REGIA: Jonathan Demme
ANNO: 1991

La trama di questo film è ispirata al romanzo omonimo scritto da Thomas Harris, che ha costruito una vera e propria saga letteraria attorno al personaggio di Hannibal Lecter.
Protagonista di questa pellicola è la giovane recluta dell’FBI Clarice Starling (Jodie Foster), incaricata dal suo superiore di interrogare il Dottor Hannibal Lecter, psicologo e criminologo, accusato di cannibalismo. Il Dr. Lecter è infatti detenuto, sotto stretta sorveglianza, in un manicomio criminale, ma potrebbe con le sue conoscenze aiutare l’agente Starling a fermare un serial killer, noto come Buffalo Bill, emulo dello stesso Lecter.  Nonostante gli avvertimenti del Dr. Chilton, direttore del manicomio, e del suo superiore, Clarice decide di esporsi al Dr. Lecter, raccontandogli con sincerità alcune situazioni molto personali, nella speranza che la possa aiutare a fermare il serial killer. Grazie alla sua perspicacia ed agli aiuti di Lecter, Clarice scova il killer e lo uccide, salvando la sua ultima vittima, Catherine, figlia di una senatrice.
Per la sua collaborazione sul caso, a Lecter viene promesso un regime di detenzione che gli permette maggior libertà. Ma, approfittando della situazione, riesce a fuggire, facendo perdere le sue tracce. La pellicola termina con la famosissima scena, in cui Lecter telefona a Clarice, chiedendole se “gli agnelli hanno smesso di gridare”, riferendosi ad una confidenza che la donna gli aveva fatto durante gli interrogatori, per cui quando era bambina era rimasta sconvolta dall’urlo degli agnelli mandati al macello (da cui è stato preso il titolo originale del libro/film). Lecter conclude poi la telefonata con la sua più famosa citazione:

Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera… Addio..”

Senza molti giri di parole, questo film è – senza dubbio – uno dei capolavori thriller che più hanno lasciato il segno dai tempi di Hitchcock e Kubrick.
Complice l’atmosfera glaciale, la pellicola si focalizza soprattutto sull’orrore provato dai protagonisti stessi, piuttosto che quello reale, grazie anche ai primissimi piani sui volti espressivi dei personaggi. Sebbene Clarice e Lecter rappresentano l’uno l’antitesi dell’altro, tra i due vi è questa inspiegabile attrazione, che non è altro che la trasposizione del bene e del male che non sono mai assoluti, come nel mondo reale.
La capacità di esplorare nei più reconditi angoli la psiche umana, e l’incredibile abilità degli attori scelti per delineare questi personaggi hanno reso questo film, una delle perle immancabili nella videoteca di ogni cinefilo.

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