Fedez lascia la Siae e firma con Soundreef

Il rapper e produttore discografico Fedez ha lasciato la SIAE per affidare la raccolta dei suoi diritti d'autore alla giovane startup Soundreef.

Corre veloce e seguirlo non è sempre così facile, Fedez anticipa i tempi e li rivoluziona. Il rapper e produttore discografico annuncia l’abbandono alla SIAE (Società Italiana Autori Editori) e si affida ad una giovane startup per la raccolta dei suoi diritti d’autore.

Soundreef: nuova startup sui diritti d’autore

L’associazione si chiama Soundreef: autorizza le imprese ad utilizzare e diffondere musica in esercizi commerciali ed eventi live, raccoglie e distribuisce compensi per conto di autori, editori, etichette discografiche e artisti. L’accordo è stato firmato a Milano tra lo stesso cantante e l’amministratore delegato, Davide D’Atri. Fedez, che è in testa alla classifica 2015 dei concerti con più biglietti venduti, ha incaricato di riscuotere i suoi proventi musicali Soundreef, che lo scorso 18 marzo è stata riconosciuta ufficialmente in Inghilterra per effettuare la raccolta dei diritti di autore.

Quella di Federico – commenta Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef – è una scelta coraggiosa ma anche di innovazione, dettata dalla voglia di cambiare il sistema che garantisce i più forti. La rivoluzione digitale non poteva che travolgere i monopoli che ancora resistono nel nostro Paese assisteremo presto a un effetto domino.

Lo scorso 10 aprile doveva essere recepita la direttiva Barnier dell’Unione Europea (n. 26 del 2014) che sancisce l’apertura del mercato della raccolta e gestione dei diritti d’autore sulle opere musicali a operatori privati che nella UE vale circa 5 miliardi di euro. Mentre in molti Paesi opera più di una società in concorrenza per la gestione dei diritti, il percorso istituzionale nel nostro Paese è ancora all’inizio dell’esame parlamentare e per sollecitare il recepimento delle disposizioni europee, Soundreef e oltre 300 fra imprenditori e investitori hanno consegnato una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nella missiva sono illustrate le ricadute positive (nuovi posti di lavoro e innovazione del settore) della liberalizzazione e della fine del monopolio SIAE, che favorisce solo “vecchi privilegi e rendite di posizione”.

Fedez: i suoi diritti d’autore affidati a Soundreef

Ciascun autore potrebbe affidare la gestione dei propri diritti d’autore a qualsiasi società autorizzata, a prescindere dal Paese di residenza. Con l’utilizzo di sistemi digitali si riducono drasticamente i tempi di rendicontazione e pagamento dei compensi per gli autori, dall’attuale media di 12/24 mesi a quella di una o più settimane. Le somme vengono determinate in maniera puntuale e precisa e non forfettaria come previsto dall’attuale sistema utilizzato dalla SIAE. Il 75% dei concerti viene pagato a campione. Ed ecco il commento di Fedez ad una decisione così importante:

Ho scelto di affidarmi a loro – afferma l’artista – per la raccolta dei miei diritti d’autore perché voglio sostenere chi fa le cose in maniera limpida e fa della meritrocazia un valore fondante. Non sono qui per polemizzare con la Siae, ma voglio parlare delle alternative come questa giovane realtà che punta sul merito. La Siae non ha scopo di lucro, ha investito in immobili per 200 milioni di euro: mi domando se tutti gli associati siano a conoscenza di questo e che tipo di utilizzo possano farne. Perché io sto cercando casa, e vorrei magari abitare in uno dei loro immobili.

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