‘George Harrison: Living in the Material World’: l’omaggio di Martin Scorsese al ‘quiet Beatle’

Esce l'11 luglio il cofanetto (2dvd+libro) 'George Harrison: Living in the Material World', nuova tappa del viaggio di Martin Scorsese nella storia della musica.

Esce l’11 luglio il cofanetto (2dvd+libro) ‘George Harrison: Living in the Material World’, nuova tappa del viaggio di Martin Scorsese nella storia della musica: un monumentale omaggio al “quiet Beatle” e alla sua vita, tra grandi successi e profonda spiritualità, il membro del gruppo che più di tutti gli altri seppe defilarsi dalle scene per reinventarsi – attraverso un percorso intimo e irripetibile – una carriera costellata di nuovi successi da solista.

Applaudito in tutto il mondo, il film di Scorsese è prima di tutto il racconto di una splendida epopea, un’esperienza straordinaria e sfuggente, gli otto anni che hanno cambiato la storia della musica pop: quelli della rivoluzione culturale dei Beatles e del loro successo immortale, cui Harrison contribuì con brani tra i più amati della band (su tutti citiamo ‘Here Comes the Sun’ e ‘Something’, che fu definita da Frank Sinatra «la più bella canzone d’amore degli ultimi cinquant’anni»). Ma è anche la storia di un uomo, dopo il 1970, in viaggio verso l’impegno umanitario (nel 1971 si fa promotore del ‘Concerto per il Bangladesh’, che sarà il modello per tante iniziative benefiche future) e una spiritualità sempre più intensa che avrebbe segnato tanto la sua vita quanto la sua musica, portandolo in contatto con la tradizione indiana fino alla conversione all’induismo (alla sua morte, a 58 anni nel 2001, le sue ceneri saranno sparse nel Gange).

Per ripercorrere questa storia di musica e vita, ‘George Harrison: Living in the Material World’ si avvale delle testimonianze, oltre che dello stesso Harrison, di chi gli è stato più vicino (dalla vedova Olivia, produttrice del film, al figlio Dhani), degli altri Beatles e di personaggi come gli amici e colleghi Ravi Shankar e Eric Clapton. E ancora: Jackie Stewart, Terry Gilliam, George Martin, Jane Birkin, Yoko Ono, Klaus Voorman, Phil Spector, Tom Petty.
Testimonianze che, insieme a quasi quattro ore di grande musica, cinema, materiali di repertorio inediti (oltre 600 le ore di filmati messe a disposizione di Scorsese da Olivia Harrison), contribuiscono al racconto di un’icona immortale, offrendo autentiche “rarità” ai suoi fan e ai beatlesiani di ogni età.

Nei contenuti extra del cofanetto (che propone il film sia in versione italiana che in originale con sottotitoli), le interviste a Paul McCartney, Jeff Lynne e all’amico e campione di Formula Uno Damon Hill, le clip ‘Here Comes The Sun’ e ‘Dispute & Violence’ e il trailer cinematografico.

Insieme al film, come tradizione della collana Feltrinelli Real Cinema, anche un libro: ‘All Things Must Pass’ (di Federico Pontiggia, pp. 96).
Sulle orme di uno spiritual seeker senza eguali nella storia del rock, un saggio informato e appassionato, da leggere mentre la chitarra del “quiet Beatle” piange dolcemente. Tra i contributi, un’intervista a Michele Lupi, direttore di Rolling Stone Italia, una raccolta delle recensioni del documentario, George Harrison in pillole e l’anima rock di Martin Scorsese. Soprattutto, un interrogativo: chi era, chi è George Harrison?

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