I Fantasmi di Portopalo: trama prima puntata 20 febbraio 2017

Va in onda stasera 20 febbraio 2017 la prima puntata della miniserie I Fantasmi di Portopalo con Giuseppe Fiorello su Rai 1.

Va in onda stasera 20 febbraio 2017 la prima puntata della miniserie in due appuntamenti I Fantasmi di Portopalo con Giuseppe Fiorello su Rai 1. Vedremo la seconda ed ultima puntata domani, martedì 21 febbraio. La regia del film tv è affidata a Alessandro Angelini mentre completano il cast Paolo Logli e Alessandro Pondi. I Fantasmi di Portopalo racconta una storia realmente accaduta. Ecco di seguito la trama della prima puntata.

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I Fantasmi di Portopalo: trama prima puntata 20 febbraio 2017

Siamo alla mattina del 24 dicembre 1996. Saro Ferro (Fiorello) è in mare per una battuta di pesca quando avvista e salva un adolescente dai tratti indiani che non ricorda nulla, non parla italiano ed è chiuso in se stesso. È l’inizio di una tragedia che segnerà per sempre la piccola cittadina di Portopalo, infatti qualche giorno dopo un cadavere resta impigliato nella rete di alcuni pescatori. Quando però il proprietario della barca consegna alle autorità il cadavere, la sua barca viene requisita come corpo del reato. Durante i giorni seguenti anche altri pescatori, tra cui Saro, trovano dei morti nelle reti. Questa situazione rischia di far tracollare l’economia di Portopalo, così i pescatori all’unanimità decidono di ributtare i cadaveri in mare e non parlarne con nessuno. Anche Saro decide di stare dalla parte dei colleghi, ma dentro di lui aumenta il disagio per aver taciuto. Intanto ai telegiornali si comincia a parlare di un possibile naufragio nel canale di Sicilia che avrebbe coinvolto 300 persone, ma le autorità marittime o le istituzioni non hanno mai confermato tale tragedia.

Passano così cinque anni e il segreto dei pescatori è rimasto al sicuro. Saro però non è mai riuscito a mettere da parte il senso di colpa e in quegli anni si è preso cura del ragazzo che lui ha trovato, ora chiamato Fortuanto, che ancora non ricorda nulla. Un giorno però nelle reti dell’uomo si impiglia un pezzo di albero di una nave e alcuni indumenti contenenti una carta d’identità che fa riaffiorare qualcosa in Fortunato.. in particolar modo tanta paura. Saro porta tutto alla capitaneria di porto, che però gli consiglia di non occuparsi della vicenda. Così il pescatore, una volta a Roma, incontra un giornalista di Repubblica, Giacomo Sanna. Inizialmente quest’ultimo non crede a Saro, ma alcuni dettagli iniziano pian piano a formare il puzzle di un qualcosa di davvero agghiacciante..

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