Il jazz scandinavo all’orto botanico per ‘Il ritmo delle città’
Dal vivaio del jazz europeo direttamente all’orto botanico per intrattenere in una fresca serata d’estate l’affezionato pubblico de 'Il ritmo delle città'.
Dal vivaio del jazz europeo direttamente all’orto botanico per intrattenere in una fresca serata d’estate l’affezionato pubblico de ‘Il ritmo delle città‘.
Un evento diviso tra due gruppi Jan Lundgren trio e Jukka Perko Stremaline Jazztet, tra le personalità di maggior rilievo in Svezia, Lundgren porta con nel suo jazz la conoscenza della musica classica e del folklore della sua terra, proponendo un repertorio variegato, The Poet (Jan Lundgren), Rosemary’s Baby (Komeda), Round Midnight ( Monk) legato ad autori profondamente diversi tra loro, principalmente europei.
Jan Lundgren al piano, in compagnia di Mattias Svensson al contrabbasso e Zoltan Csorsz alla batteria ha offerto ai presenti primo set estremamente piacevole, tra standard, composizioni originali, standard e qualche pezzo folk riadattato.
Jukka Perko (sax) ha proseguito la serata con il suo gruppo, aggiungendo all’ottima musica una bella manciata del suo carattere giocoso, creando così attimi di leggerezza tra una composizione e l’altra senza mai perdere di vista la qualità della musica. La storia jazzistica che si unisce al recupero delle proprie tradizioni culturali ritorna anche con il secondo set. Un’altissima qualità nella rielaborazione jazzistica degli spartiti, When Lights are low (Benny Carter), The Duke (D. Brubeck) Under the birch free (Onni Laihanen), Red Eyed rabbit (Perko Yukka) Irwin did (Teppo Makynen). Jukka al sax assieme a Teemu Viinikaien alla chitarra, Ville Herrala al contrabbasso, Teppo Makynen alla batteria, ha concluso il suo set completando il repertorio con un omaggio alla musica folkloristica italiana.