Intervista a Will Poulter, giovane protagonista di ‘Come Ti Spaccio La Famiglia’

Will Poulter è il giovane protagonista di 'Come Ti Spaccio La Famiglia': ecco come racconta la sua esperienza sul set con Jennifer Aniston e Jason Sudeikis.

Will Poulter, classe 1993, è il giovane protagonista della commedia ‘Come Ti Spaccio La Famiglia’ (titolo originale ‘We’re The Millers’) al fianco di Jennifer Aniston, Jason Sudeikis, Emma Roberts e Ed Helms. La pellicola, uscita lo scorso 7 Agosto negli USA, approderà nelle sale italiane il prossimo 12 Settembre.
Cube Magazine ha incontrato il giovane protagonista, che nel film interpreta Kenny Miller e gli ha posto qualche domanda.

D: Com’è iniziata l’avventura di ‘We’re the Millers’ per te?
WP: “E’ stato molto interessante, in effetti. Avevo fatto un provino per questo grande progetto, dal titolo ‘We’re the Millers’, qualche anno fa, forse due o tre anni fa. E poi mi dissero, ‘Abbiamo il tuo nastro, e vorremmo prenderti in considerazione per la fase successiva, ma la sceneggiatura è in stand by e bla bla bla’. Le cose rimasero in sospeso per qualche tempo e non seppi più nulla. Poi, un anno dopo, sono andato a Los Angeles per fare l’audizione di un altro film e, sfortunatamente, non ottenni la parte. Stavo facendo i bagagli nella mia stanza d’hotel—nel frattempo mi stavo auto biasimando [ride], asciugandomi le lacrime—quando squillò il telefono: era il mio agente che mi diceva, ‘La sceneggiatura di ‘We’re the Millers’, ti ricordi quel provino? Beh, stanno facendo degli altri provini e gli piacerebbe che tu andassi’. Quindi rimasi a Los Angeles per un’altra settimana, feci i provini e ottenni la parte, mi sentivo davvero fortunato. La sceneggiatura mi aveva attratto moltissimo da subito e avevo molto timore che non lo avrebbero mai realizzato. Ovviamente, non c’era alcuna garanzia che se anche lo avessero realizzato vi avrei preso parte. Ma sono davvero felice che sia accaduto”.

D: Ci puoi raccontare com’è stato interpretare Kenny? Cosa ti piaceva del suo personaggio?
WP: “Quello che mi piace davvero molto di Kenny è che alla fin fine è un ragazzo molto, molto simpatico. Ha un cuore d’oro. Jason lo dice anche nel film—che ha un cuore grandissimo—ed è vero. E’ una persona veramente onesta e buona. E nonostante sia così emotivo, sensibile e intelligente, la cosa divertente è che ha zero capacità di socializzazione. Non sa come interagire con gli esseri umani, quindi è un paradosso vivente. Kenny non capisce quando qualcuno si vuole sbarazzare di lui. E se vuole esserti amico, ce la metterà tutta, a dispetto di qualsiasi rifiuto. Vede sempre il bene nelle persone, anche in David [il personaggio interpretato da Sudeikis], che all’inizio del film non è certo l’essere umano più perfetto. Kenny è anche impacciato. Credo che Rawson [il regista Rawson Marshall Thurber] lo abbia descritto ‘adorkable.’ Adorkable è stata la descrizione più divertente di Kenny; Era quello il mio scopo. E’ stata l’indicazione di regia più importante per me da parte del regista, e mi ha davvero aiutato”.

D: Qual è stata la difficoltà maggiore nell’interpretazione di Kenny? Essendo tu inglese, è stato difficile per te fare l’accento americano?
WP: “E’ buffo: Ho imparato l’accento Americano guardando tanta televisione e film americani. E, ironicamente, l’influenza maggiore per me quando ero giovane—essendo io un amante della commedia—è stata ‘Friends’. Quindi, guardare ‘Friends’ mi ha aiutato a sviluppare il mio accento americano. La mia sorellina ed io citavamo le battute dello show continuamente e recitavamo le scene di ‘Friends’. E successivamente, lavorare proprio assieme a Jen [Jennifer Aniston] è stato assolutamente incredibile. E’ stato un sogno che diventa realtà”.

D: A proposito, com’è stato lavorare assieme a Jennifer Aniston e Jason Sudeikis?
WP: “Sono stati fantastici. Jennifer e Jason sono dei grandi professionisti. Hanno un atteggiamento molto concentrato e professionale nei confronti della commedia, il che non è così frequente. Alcune persone sono più rilassate e tranquille. Ma Jason è incredibile. Jason tiene sempre a mente ogni singolo passaggio della trama. Pensa alla narrazione, all’esperienza del pubblico, vede l’immagine d’insieme—pensa a tutto questo mentre lavora. E’ veramente incredibile osservarlo. E Jen è una grande professionista, sembra così facile per lei. E’ talmente sicura di sé davanti alla mdp. E’ molto naturale e si vede; I suoi tempi comici sono così naturali. E non credo riceva abbastanza merito per questo. Vedere queste due persone lavorare assieme e avere l’opportunità di lavorare con loro è stato un privilegio. Mi sono sentito così fortunato, ed è qualcosa che ricorderò per sempre”.

D: Anche se la sceneggiatura già di per sé era estremamente divertente, è vero che avete tutti improvvisato sul set per rendere il film ancora più esilarante? Puoi raccontarci qualcosa di più?
WP: “Si, c’è stata veramente tanta improvvisazione. Jason adora improvvisare, e Jennifer ha uno stile molto naturale. Lascia che tutto fluisca liberamente; non rimane troppo attaccata alla sceneggiatura. Entrambi sperimentano per vedere cosa esce fuori con i dialoghi. Secondo me è una cosa fantastica. Ho fatto molti sketch comici in Inghilterra, e ho fatto uno show dal titolo School of Comedy, dove si faceva molta improvvisazione, e molti degli sketch erano improvvisati. Quindi ho abbastanza esperienza da questo punto di vista, ma questo film ha rappresentato senza dubbio un passo in avanti per me”.

D: E che ci dici di Emma Roberts, che interpreta la tua “finta sorella” Casey?
WP: “Emma è molto giovane ma recita già da tanto tempo. Ha lavorato molto più di me. E’ stato divertente lavorare assieme a qualcuno della mia età che però ha già grande esperienza; è stato fantastico. E interpretare fratello e sorella è sempre interessante, perché è diverso con i propri fratelli e sorelle. E’ stato molto divertente”.

D: C’è una scena nel film in cui vieni morso da un ragno in un posto piuttosto ‘sfortunato’. Com’è stato lavorare con delle protesi?
WP: “E’ stato assurdo. Ci volevano tre ore di makeup per indossarle. Un poveraccio di nome Tony aveva questo compito ingrato. E’ stata un’esperienza molto strana. Non mi esalterebbe l’idea di doverlo rifare. Ma è stato divertente e mi auguro che sia servito a creare una scena divertente”.

D: Qual è stato il momento più divertente o memorabile durante le riprese?
WP: “Dunque, il morso del ragno rimarrà per sempre scolpito nella mia memoria come una delle esperienze più terrificanti [ride]”.

D: ‘We’re the Millers’, ovviamente, è davvero divertente, ma ha anche una dose di dolcezza, puoi parlarci dell’equilibrio tra la commedia estrema e il viaggio che questi personaggi fanno assieme?
WP: “Si, è vero. Fondamentalmente è una storia familiare. E’ la storia di un gruppo improbabile di persone che non hanno delle famiglie loro e non hanno molte persone che gli vogliono bene e si preoccupano di loro. E qui s’incontrano e diventano rapidamente una famiglia, in maniera comica e per niente convenzionale. Non si fatica a credere che queste persone possano iniziare a vivere una vita assieme, è questa una delle cose dolci di questo film e spero sia uno dei messaggi che gli spettatori coglieranno. Nel film c’è anche una vena drammatica. La narrazione è molto sincera e piacevole, e quindi spero che le famiglie guardandolo, non solo rideranno molto, ma comprenderanno anche l’importanza della famiglia, proprio come succede ai protagonisti della storia”.

Grazie a Will e alla Warner Bros Pictures.
Ed ora non ci resta che attendere il 12 Settembre per vedere ‘Come Ti Spaccio La Famiglia‘.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More