Intervista a Suor Cristina Scuccia, vincitrice di The Voice of Italy

Ecco l'intervista 'a caldo' a Suor Cristina Scuccia, fresca vincitrice di 'The Voice of Italy': tutti i progetti futuri della giovane religiosa che ha conquistato l'Italia.

Suor Cristina Scuccia ha appena vinto la seconda edizione di The Voice of Italy. Smaltita brevemente l’emozione nel suo camerino degli studi Rai di via Mecenate è pronta ad affrontare le domande dei giornalisti. Anche Cube Magazine ha potuto raccogliere le impressioni di questa ragazza ventiquattrenne, salita alla ribalta, ha conquistato il pubblico del televoto, per la sua voce cristallina e per la sua figura certamente non convenzionale, nell’ambito di un talent show. Ecco cosa ci ha raccontato.

CM: La prima domanda a caldo è scontata: hai intenzione di continuare o ti prenderai una pausa di riflessione?
SUOR CRISTINA: «Intanto devo dire che sono veramente stanca. Non ero abituata a questi ritmi forsennati. La mia priorità è quella di ritornare a fare le mie cose: la preghiera, alzarmi la mattina presto, il servizio scuola. Sono cose fondamentali affinché io possa realizzare i miei progetti di cantante. Vorrei sottolineare, tuttavia, che il mio futuro passa attraverso quello che vorrà la Provvidenza. Poi ci sono i miei superiori, che dovranno valutare la possibilità che io faccia la cantante. Ne discuteremo insieme e prima dell’incontro, ovviamente non posso dire nulla di più».

CM: Questa sera ha proposto l’inedito ‘Lungo la riva’. Ti ci riconosci nel testo del brano?
SC: «Per ciò che concerne l’inedito, devo dire che ho avuto una certa difficoltà di approccio, all’inizio, soprattutto per il genere musicale che propone e per il testo. Poi piano piano mi sono ritrovata in alcune frasi quali ‘lascio le luci della città’ che è simbolica del fatto che sta finendo questa avventura a The Voice, o ‘ci sarà una luce a guidarmi verso te’ e ‘lungo la riva ti rivedrò’. Su quest’ultima frase ho fatto una riflessione molto particolare, perché ho pensato che Gesù passa da una riva all’altra del fiume e quindi l’ho trovata appropriata. Ma in tutte le canzoni che ho proposto in trasmissione ho cercato significati diversi e personali».

CM: Approcciandoti alla gara, avresti mai immaginato di arrivare fino al fondo? Ti ritieni brava o c’era qualcuno migliore di te?
SC: «Tutti i ragazzi in gara erano bravissimi come o più di me. Quando sono arrivata qui assolutamente non prevedevo di poter vincere. Il mio obiettivo era quello di dire a tutti quanti che io ho incontrato Gesù e lo voglio portare agli altri, con umiltà. Quindi non mi aspettavo niente di tutto questo».

CM: E’ vera la notizia che lei deve ancora confermare i voti?
SC: «Io sono una suora a tutti gli effetti, anche se di voti temporanei. Per quelli perpetui ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ogni anno, durante questo periodo di juniorato, devo rinnovare i voti. Questo avviene nei primi tre anni, poi arriva la conferma perpetua. Vi confermo che il prossimo 29 luglio rinnoverò i miei voti».

CM: C’è la possibilità di un tour mondiale con la Universal, nel caso i tuoi superiori siano favorevoli?
SC: «Anche per questo progetto dipenderà dalla Divina Provvidenza. Di sicuro il processo di evangelizzazione passa attraverso le piazze, per cui se Dio lo vorrà andremo ad annunciare la parola del Signore con la musica».

QM: Un processo di evangelizzazione che lei ha già portato in tutte le puntate della trasmissione…
SC: «Beh io ho avuto un dono e ve l’ho donato. Gesù mi ha chiamato, ma mi ha anche regalato questa voce. Se fossi rimasta chiusa in casa, sarebbe stata soltanto una cosa mia, invece io voglio usarla per dire a tutti quanti che il Signore non mi ha tolto nulla, anzi mi ha dato molto di più».

CM: Questa sera hai spiazzato tutti recitando il ‘Padre Nostro’ davanti alle telecamere. Come mai questa scelta?
SC: «Padre Nostro è il mio sposo e l’ho portato in trasmissione con la mia presenza. Mi è sembrato assolutamente normale ringraziarlo pubblicamente per quello che mi ha regalato, dedicandogli la mia preghiera».

CM: Adesso hai l’occasione di muovere molti soldi, che potrebbero essere utilizzati per molti fini. Hai già pensato alla possibile destinazione? Li terrai per te o saranno appannaggio dell’ordine Orsolino?
SC: «Intanto io ho fatto voto di povertà e quindi non mi sto preoccupando di questo aspetto. Di sicuro ne parleremo, anche se le scelte non dipenderanno da me».

CM: Hai vinto The Voice e con la vittoria dovrai per contratto pubblicare un disco. Quali saranno i temi che proporrai?
SC: «I testi parleranno di amore, di situazioni reali. Cercherò di proporre un linguaggio in grado di arrivare al cuore di tutti».

CM: Ti aspetti una telefonata da Papa Francesco?
SC: «A questa domanda, francamente, non so dare una risposta».

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