John Fogerty infiamma l’Ippodromo del Galoppo con il suo ‘Wrote Song For Everyone’

Al Milano City Sound John Fogerty ha presentato 'Wrote Song For Everyone', il suo nono album da solista.

Cinque anni dopo l’ultima esibizione in Italia, John Fogerty ha portato dal vivo all’Ippodromo del Galoppo di Milano il nono cd solista ‘Wrote Song For Everyone’, che alcuni considerano il decimo tenendo conto anche di ‘Hoodoo’ inciso nel 1976 però mai pubblicato. Realizzato con la nuova band Dawes, il disco del 2013 è una raccolta di suoi successi rivisitati assieme a ospiti come Foo Fighters, Bob Seger, Kid Rock, Tom Morello, Miranda Lambert e i figli Shane e Tyler nel brano ‘Lodi’.

John Fogerty è un’icona del rock americano: ammesso nella prestigiosa Rock & Roll Hall Of Fame e inserito dalla rivista Rolling Stone al quarantesimo posto nella classifica dei migliori chitarristi di ogni epoca, il sessantanovenne cantautore di Berkeley nella sua carriera con i CCR e da solo ha venduto oltre cento milioni di copie, collezionando diciotto dischi d’oro, dieci di platino e il Grammy Awards ricevuto per l’album solista ‘Blue Moon Swamp’ del 1997.

“Volevo creare qualcosa di nuovo – ha spiegato il musicista americano – così ho incoraggiato ciascuno degli artisti coinvolti in questo progetto a proporre una versione personale della mia canzone, senza limitarsi a rifare ciò che ho inciso io in passato.”

Il suo ultimo disco di inediti è ‘The Blue Ridge Rangers Rides Again‘ del 2009, che contiene il duetto con il Boss Springsteen nella cover di ‘When Will I Be Loved’ degli Everly Brothers, però il concerto al Milano City Sound è dedicato soprattutto all’intensa avventura con i Credence Clearwater Revival. Attraverso canzoni come ‘Proud Mary’, ‘Fortunate Song’, ‘Keep On Chooglin’, ‘Mystic Highway’, ‘Bad Moon Rising’, ‘Born On The Bayou’, ‘Long As I Can See The Light’, ‘Have You Ever Seen The Rain’ e ‘Lodi’, John Fogerty rende omaggio alla sua storica band di San Francisco che dal 1967 al 1972 è stata parte fondamentale della colonna sonora dell’America.

L’Ippodromo, malgrado il meteo prevedesse pioggia, si è riempito lentamente di persone di ogni fascia di età che già dalle 18:00 hanno affollato lo spazio sotto il palco aspettando pazientemente l’ora del concerto.

John Fogerty è uscito quasi puntuale e per oltre due ore ha cantato correndo su e giù per il palco emozionando l’affeazionato pubblico. Attorno a lui, altrettanto generosamente, il suo gruppo ha dato il massimo. Tra loro il figlio di John, ottimo chitarrista, ha ripetutatmente duettato con il padre fino al limite di resistenza delle corde della sua chitarra, che infatti si sono spezzate costringendolo a suonare per alcuni minuti a tre corde.

Insomma una sana ed esplosiva serata rock in cui anche durante il temporale la musica non si è fermata un attimo e il pubblico ha continuato a ballare e a seguire la musica senza perdere una nota.

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