L’amore rubato: al cinema le storie di violenza sulle donne di Dacia Maraini

È al cinema L’amore rubato, film tratto dal romanzo di Dacia Maraini contro la violenza sulle donne. Scopri trama, trailer e recensione.

L’amore rubato, film liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini, esce nei cinema martedì 29 novembre 2016, a pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne lo scorso 25 novembre.

Il film è un racconto corale sulla violenza di genere. La pellicola, diretta da Irish Braschi, è divisa in cinque episodi che raccontano storie di violenze sulla donne. Nel cast Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, Gabriella Pession, Chiara Mastalli, Elisabetta Mirra, Alessandro Preziosi, Emilio Solfrizzi, Francesco Montanari, Antonello Fassari, Massimo Poggio, Antonio Catania. L’incasso sarà devoluto a favore un’associazione chiamata We World che si prende cura delle donne che sono state vittime di violenza.

L’amore rubato: trama

Angela, Alessandra, Francesca, Anna e Marina sono le protagoniste di diverse storie di soprusi: violenza di gruppo in una scuola e tramite web, stalkeraggio, violenza verbale e psicologica, percosse fatte passare per incidenti domestici, stupro. Donne tra loro diverse per età, estrazione sociale e stato civile, ma accomunate dall’essere vittime della ferocia di certi uomini. Elena Sofia Ricci interpreta una donna sola che finisce fra le grinfie di un uomo possessivo e geloso da cui fatica ad allontanarsi; Gabriella Pession ha il ruolo di una trentenne che rinuncia a tutto pur di compiacere il fidanzato egocentrico e folle; a subire invece violenza fisica, da parte del marito (un superbo Alessandro Preziosi) fra le pareti di casa, è Marina interpretata da Stefania Rocca.

L’amore rubato: recensione

L’amore rubato è un prodotto artistico che presenta un documento sociale con una fortissima valenza pedagogica ed educativa. I personaggi femminili, interpretati da un cast di bravissime attrici, fanno parte di un mondo che attraversa ogni estrazione sociale ed età. Sono donne che spesso cadono nel baratro della violenza che a volte cercano persino di giustificarla e si tratta di storie vere.

Interpretazioni generose quelle del cast maschile con attori che hanno dato il loro volto a personaggi di una negatività assoluta come nel caso di Antonello Fassari (un datore di lavoro che abusa di una dipendente) e Alessandro Preziosi (un marito che violenta la moglie tra le mura domestiche), Massimo Poggio e Francesco Montanari. Nel film ci sono anche figure maschili positive, ma che mostrano personaggi di poco spessore nella storia come i padri Emilio Solfrizzi e Antonio Catania, il fidanzato della lavoratrice stuprata dal datore di lavoro. Il film in alcuni momenti preferisce all’incisività artistica puntare sulla crudezza di un resoconto encomiabile di orrori contemporanei. Pellicola da vedere al cinema e perchè no anche nelle scuole.

L’amore rubato: trailer

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