La Recensione di ‘MDNA’ – Madonna

Cube Magazine ha ascoltato per voi 'MDNA', il nuovo superchiacchierato album della Material Girl. Ecco cosa ne pensiamo...

Data di uscita: 26.03.2012
Etichetta: Interscope/Universal Music
Singoli Estratti: “Gimme All Your Luvin” / “Girl Gone Wild”

E’ uscito da una settimana il nuovo album di Madonna, che porta un titolo controverso: “MDNA” (n.d.r. che fa chiaro riferimento al’MDMA, nota droga di orgine chimica). Un titolo certamente non scelto a caso, volto a lanciare un messaggio: “Madonna sarà la vostra nuova droga e non ne potrete più fare a meno”.
Un ritorno in grande stile per quest’artista poliedrica, che sempre sa rinnovarsi e sembra non invecchiare mai.
Ma veniamo a noi.
L’album viene aperto dal secondo singolo estratto, “Girl Gone Wild”, un pezzo dal beat travolgente che non può non far ballare chi lo ascolta. Una scelta azzeccata, perché anche se non è uno dei pezzi migliori del disco, certamente colpisce l’ascoltatore e lo introduce al resto dell’LP. “Gang Bang”, la seconda traccia, è caratterizzata da atmosfere più cupe, da un sound più agressivo e da un testo certamente accattivante. Qui si nota la mano di Orbit che inserisce un bridge dalle sonorità che richiamano il dubstep, primo segno del rinnovo della Material Girl. E siamo alla terza traccia, “I’m Addicted”, un ritornello martellante che risuona tra i cori. Le sonorità anni ’90 si mischiano al tipico beat della dance odierna, con il ritmo crescente che mantiene una continuità con il resto dell’album.
E’ ora il momento di “Turn Up The Radio”, il primo pezzo in cui possiamo veramente sentire la vocalità di Madonna, complice le sonorità più pop, che si prestano meglio allo sviluppo melodico della linea vocale. Sicuramente un ottimo candidato a diventare la nuova hit radiofonica della Material Girl.
Gimme All Your Luvin”, la conosciamo bene oramai, è il primo singolo estratto da “MDNA” e funziona, perché ha quel ritmo martellante, quelle melodie e quei cori che ti entrano in testa e che ti ritrovi a fischiettare durante la giornata. Unica pecca: la presenza di Nicki Minaj e M.I.A. appare quantomai irrilevante. Ritmiche funky e canti corali caratterizzano “Some Girls”, sesta traccia dell’album. La musica alienante in questo pezzo è posta in primo piano e quasi oscura la parte vocale. In “Superstar”, Madonna chiama in suo aiuto la figlia Lourdes che si occupa dei cori. Una canzone leggera, con un ritornello scanzonato, che forse sarebbe più adatta ad una giovane popstar agli esordi, piuttosto che ad una pietra miliare della musica come Miss Ciccone.
Si passa poi a “I Don’t Give A”, un pezzo dall’impronta pop, in cui spicca il pezzo rap interpretato da Nicki Minaj, che spezza le ritmiche prettamente armoniche. In “I’m A Sinner”, Madonna gioca con la voce, per un pezzo che nel complesso è semplice, ma non annoia. Il suono dei violini e dei mandolini ci introduce “Love Spent”, un pezzo che colpisce sin dal primo ascolto in un continuo crescendo che esplode nel finale. Ed ecco qua che si insidia “Masterpiece”, già vincitore di un Golden Globe per la colonna sonora del film diretto dalla stessa Madonna “WE”. E’ la ballata dell’album, con accenni di archi ed arpeggi di chitarra che danno un tono dolce al pezzo, in cui Madonna da sfogo alla sua abilità vocale nel sussurrato. La versione standard dell’album si chiude con “Falling Free”, uno dei momenti migliori di questo LP, una confessione intima ed emozionante, un richiamo al passato di Madonna, quella di “Take a Bow”.
La versione deluxe comprende invece, altri 4 pezzi inediti, che hanno come denominatore comune il beat elettronico, che ammicca al giovane pubblico. Degno di nota è sicuramente il pezzo di chiusura “Best Friend”, la cui base è curata da Benny Benassi (e si sente!) ed in cui la voce di Madonna fuoriesce in tutta la sua potenza, cosa non così evidente nel resto dell’album.

In conclusione, non si può dir nulla contro la Regina incontrastata del Pop, solo fare una piccola riflessione: questo suo continuo desiderio di rinnovo, a volte sembra sconfinare nella solita canzone dance, che a lungo andare rischia di stufare. Abbiamo invece apprezzato molto la Madonna più intima e sensibile, quella che nel passato ci fece sognare con “Evita”.

La tracklist completa:
– Girls Gone Wild
– Gang Bang
– I’m Addicted
– Some Girls
– I Don’t Give A
– Turn Up the Radio
– Give Me All Your Luvin’
– B-day Song
– Superstar
– I’m a Sinner
– Masterpiece
– Falling Free
– Love Spent
– I Fucked Up
– Beautiful Killer
– Best Friend

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