La recensione di ‘Neighborhoods’ – Blink 182

A qualche giorno dalla sua uscita, Cube Magazine ha ascoltato il nuovo album dei Blink 182 'Neighborhoods' e lo ha recensito per voi!

Data di Uscita: 27.09.2011
Etichetta: Interscope
Singoli Estratti: ‘Up all Night’ / ‘Heart’s all Gone’

Con questo primo album dal 2003, data in cui i Blink 182 decisero di separarsi, la band aveva 2 opzioni: o abbracciare il vecchio sound continuando sul vecchio registro senza rischio alcuno, oppure cercare nuove linee melodiche sperimentando nuovi suoni, rischiando però che i vecchi fans non capissero e di conseguenza non apprezzassero il lavoro della band.

In realtà penso che i Blink, con questo “Neighborhoods”, abbiano deciso di fare entrambe le cose.

Alcune canzoni presenti mantengono infatti il sound dei vecchi tempi, potrebbero essere tranquillamente inserite nella tracklist dei vecchi album, ma con la consapevolezza che i membri di questa band non sono più dei ragazzini. Le tematiche sono certamente più mature di un tempo, meno scanzonate, ma mantengono quella spensieratezza propria di questi 3 ragazzacci, che in fondo, non sono mai cresciuti del tutto.

L’LP si apre con “Ghost On The Dancefloor” e devo dire che dal primo accordo si sente fin da subito che qualcosa è cambiato. C’è da specificare che Tom Delonge in questo periodo di pausa si è dato da fare con un side project, chiamato Angels & Airwaves ed effettivamente, se ascoltiamo questa, ma anche altre tracce dell’album, tra cui anche il singolo “Up All Night”, possiamo notare che i nuovi Blink ne hanno subito una certa influenza. Sicuramente il sound che emerge da questo album ha un backgroud più dark rispetto a come eravamo abituati a sentire i vecchi Blink.

I “vecchi” Blink che possiamo tranquillamente risentire in pezzi come “Natives”, che la band avrebbe potuto tranquillamente inserire nella tracklist del grande successo “Enema of The State”. Ed ancora più indietro, ai tempi di “Dude Ranch”, si va con il singolo “Heart’s All Gone”.

L’album procede liscio e spedito, senza grandi exploit, ma nemmeno senza grandi lacune. Sicuramente tra i pezzi che meritano un ascolto più attento ci sono i ritmi veloci e le chitarre potenti che caratterizzano “Snake Charmer”, sicuramente uno dei momenti migliori dell’album. I Blink sono sempre stati una band pop-punk, dalle sonorità molto orecchiabili e commerciali, ma c’è da ammettere che questo “Neighborhoods” è certamente più pop che punk. Ed a mio parere un candidato come prossimo singolo, potrebbe essere “Even If She Falls”, un pezzo che sicuramente potrebbe avere forte impatto radiofonico.

In conclusione questo “Neighborhoods” è esattamente ciò che I Blink hanno sempre promesso di non diventare: un album maturo, scritto da un gruppo maturo e consapevole delle proprie capacità, un album senza grosse pretese, ma che stavolta vuole entrare nella testa del loro pubblico, un pubblico che è cresciuto con loro, ballando sulle note di “All The Small Things” ma che ora pretende molto di più.

Tracklist:
01. “Ghost On The Dance Floor”
02. “Natives”
03. “Up All Night”
04. “After Midnight”
05. “Snake Charmer”
06. “Heart’s All Gone” (Interlude)
07. “Heart’s All Gone”
08. “Wishing Well”
09. “Kaleidoscope”
10. “This Is Home”
11. “MH 4.18.2011″
12. “Love Is Dangerous”
13. “Fighting The Gravity”
14. “Even If She Falls”

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