La Recensione di ‘The Devil Put Dinosaurs Here’ – Alice In Chains

Cube Magazine ha ascoltato per voi il nuovo disco degli Alice in Chains, 'The Devil Put Dinosaurs Here', uscito la scorsa settimana. Ecco cosa ne pensiamo.

Data di Uscita: 28 Maggio 2013
Etichetta: Virgin
Singoli: ‘Hollow’ / ‘Stone’

Dopo il ritorno acclamato con il disco ‘Black Gives Way to Blue’, gli Alice In Chains hanno dato prova di ulteriore forza con questo nuovo disco ‘The Devil Put Dinosaurs Here’, che gira nel mio stereo da oltre una settimana. I veterani del rock, con questo album, sono riusciti a darci prova della loro eccellezza, cosa non di certo facile. Non hanno abbandonato i loro punti di forza, le peculiarità sonore che da sempre li caratterizzano, ma in questo disco hanno saputo aggiungere una ventata di aria fresca al loro sound.
Chitarre stucchevoli, melodie incalzanti e testi dark, caratterizzano il disco.

Molti di voi avranno già apprezzato la opening track ‘Hollow’, caratterizzata dalla chitarra graffiante di Jerry Cantrell, e la squillante ‘Stone’, con una linea di basso veramente interessante e la batteria sorda di Sean Kinney, ma il disco non si ferma certo qui. Vi è una vera e propria esperienza musicale oltre ai due singoli di lancio.
A partire da ‘Voices’, quarta traccia in tracklist, in cui è possibile sentire una vera e propria variazione nel sound. Ci sono le armonizzazioni tra  Cantrell e William DuVall, con una vera vena acustica, che sicuramente la rende uno dei pezzi che più si distinguono nel disco, perfetto come nuovo singolo, pronto a scalare le classifiche dell’airplay. Questa traccia ci conduce poi alla titletrack, ‘The Devil Put Dinosaurs’, che si caratterizza dalla chitarra ipnotizzante, che esplode nell’assolo finale. Il tutto accompagnato da un testo interessante, sull’intolleranza che nasce quando due diversi punti di vista vengono messi a confronto.

Sapevamo già che gli Alice in Chains trovano nelle sonorità dark, pane per i loro denti, ma è con canzoni come ‘Low Ceiling’ e ‘Breath on a Window’ che la band offre un ritmo accattivante e veloce, mostrando un evoluzione che si installa alla perfezione nel bel mezzo dell’album. Nel disco, comunque, non mancano nemmeno riferimenti al passato, come la più acustica ‘Scalpel’ o la più metallara ‘Phantom Limb’ oppure il magnifico mid-tempo di  ‘Choke’.

In definitiva, ‘The Devil Put Dinosaurs Here’ celebra la grande abilità degli Alice in Chains di rinnovarsi ma senza tradire mai la richiesta dei fans. Sicuramente, come per i precedenti lavori, questo non è un album dal facile ascolto e nemmeno così immediato, ma è uno dei migliori lavori che l’industria discografica abbia saputo proporre in questi ultimi tempi.
Un disco che, molto probabilmente, sarà annoverato tra i classici della band.

Tracklist:
1. Hollow
2. Pretty Done
3. Stone
4. Voices
5. The Devil Put Dinosaurs Here
6. Lab Monkey
7. Low Ceiling
8. Breath On a Window
9. Scalpel
10. Phantom Limb
11. Hung On a Hook
12. Choke

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