L’Atelier Musicale chiude la stagione con Mauro Ottolini e Sousaphonix. Bix Factor.

Il concerto conclusivo della XIX edizione dell'Atelier Musicale è legato alla presentazione a Milano, dell'ultimo progetto del trombonista compositore Mauro Ottolini.

Il concerto conclusivo della XIX edizione dell’Atelier Musicale è legato alla presentazione a Milano, dell’ultimo progetto del trombonista compositore Mauro Ottolini, vincitore a fine 2012 del Top Jazz che lo ha proclamato jazzista italiano dell’anno. ‘Bix Factor’ realizzato con il Sousaphonix, la formazione da lui fondata e guidata, è un progetto che unisce Jazz e letteratura attraverso un racconto di fantascienza ispirato dalla musica americana della prima metà del secolo scorso, in cui ogni brano rappresenta una tappa della narrazione, un tassello della storia, uno spettacolo teatrale che unisce in maniera travolgente ed emozionante musica e parole.

Ottolini realizza una ricognizione in chiave contemporanea di un periodo tra i più articolati della storia musicale del novecento, che intreccia il Jazz di New Orleans e il Dixiland, il Musical e il Blues, il tutto attraverso arrangiamenti originali scritti per un organico inusuale.
La capacità di far rivivere composizioni dimenticate all’interno dei meccanismi improvvisativi del Jazz di oggi, rappresenta l’aspetto più interessante del progetto di Mauro Ottolini, la cui caratteristica è di non essere mai serioso e di coniugare la qualità della musica ad aspetti teatrali che formano un legame con la multimedialità tipica della contemporaneità senza trascurare la scena americana degli anni venti e trenta.

Il titolo del resto, unisce in un gioco di parole un celebre talent show televisivo e Bix Beiderbecke, il grande cornettista bianco che partecipò ad una delle più fortunate vicende orchestrali degli anni venti, quella di Paul Whiteman, precursore della fusione di diverse correnti musicali che animavano la scena americana di quegli anni.

Mauro Ottolini ha unito in questo progetto, ben dodici artisti di rilevo, alcuni con strane particolarità come Stephanie Ocean Ghizzoni (riti voodoo e voce), Vincenzo Vasi (voce e strumenti giocattolo), Vanessa Tagliabur Yorke coautrice del libretto (voce), Paolo Degiuli (cornetta), Guido Bombardieri (sax alto, clarinetto), Dan Kinzelman (clarinetto, clarinetto basso e sax tenore), Paolo Botti (viola, dobro), Enrico Terragnoli (banjo, chitarra, podofono), Franz Bazzani (pianoforte, armonium), Danilo Gallo (contrabbasso) Zeno De Rossi (batteria).

Un insieme tanto più difficile da armonizzare quanto gradevole nel risultato finale, ha stupito piacevolmente l’affezionato pubblico dell’Atelier, che ha manifesto senza esitare approvazione e partecipazione, dimostrando di saper anche apprezzare l’imprevedibilità creativa di tutti questi grandi artisti uniti dalla passione la musica e per tutto quello che le è girato attorno nei secoli.
Sul palco, per il saluto conclusivo, Gianni Bombaci (presidente dell’associazione secondo maggio) e Maurizio Franco (musicolo), ai quali dobbiamo la ricchezza delle stagioni musicali all’Atelier, tra gli organizzatori e sostenitori di questa manifestazione insieme a Musica Oggi e Enrico Intra.

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