Un Natale stupefacente recensione, cast, trama, trailer

Un Natale stupefacente è il film di Luigi e Aurelio De Laurentis con Lillo e Greg. Scopri recensione, cast, trama, trailer.

Un Natale stupefacente è il film prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentis presentano per la regia di Volfango De Biasi. Di seguito cast, trama, trailer e recensione.

Un Natale stupefacente cast

La regia è di Volfango De Biasi. Il cast è composto da Lillo e Greg, Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi, Niccolò Calvagna, Francesco Montanari, Riccardo De Filippis,

Un Natale stupefacente trama

Alla vigilia delle feste natalizie, zio Remo (Lillo) e zio Oscar (Greg) sono improvvisamente costretti a prendersi cura del nipotino di 8 anni (Niccolò Calvagna). I suoi genitori sono stati erroneamente arrestati per coltivazione di sostanze stupefacenti. In qualità di zii sono proprio senza speranze. Se ne accorgono anche i due assistenti sociali affidati al caso (Francesco Montanari e Riccardo De Filippis), che tra gag ed esilaranti equivoci obbligano i due protagonisti a coinvolgere tutti i disastrati personaggi delle loro vite (tra cui l’ex moglie di Remo, Marisa (Paola Minaccioni), e la nuova fidanzata di Oscar, Genny (Ambra Angiolini) per mettere in scena una famiglia perfetta, e impedire così che il bambino finisca in istituto.

Un Natale stupefacente recensione

Ci siamo: anche quest’anno il Natale è alle porte, e chi più di noi cinespettatori aspettava questo momento?!  Tra le mille tradizioni radicate nella nostra cultura, tra tombola e torrone, tra regali riciclati e le lunghe cene con i parenti c’è anche l’ormai immancabile film di Natale, o “cinepanettone” come vengono confezionate le pellicole in uscita in questo periodo dell’anno, e in questo, ormai da anni, la famiglia De Laurentis è una certezza.

Affidando la regia di Un Natale stupefacente a Volfango De Biasi, la Filmauro da il via al progetto del trentunesimo film di Natale, che abbandonando la carta d’imbarco quest’anno è rimasto a casa, raccontandoci la realtà in chiave ironica. Una comicità vera, reale, che nasce dal voler smorzare i toni agrodolci di tematiche forti ed in questo De Biasi si è impegnato parecchio. Non il classico film natalizio, quindi, che non fa solo ridere, ma che diverte.

Protagonisti già collaudati dal 2012 con Colpi di fulmine e  Colpi di fortuna, Lillo e Greg sono stati scelti per il terzo anno di fila per interpretare il ruolo, per nulla facile, degli zii a tempo indeterminato, che nella loro semplicità riescono a coinvolgere e divertire come solo il duo da anni sa fare.

Il valore aggiunto della pellicola, stupefacenti come lo stesso titolo suggerisce, sono senza dubbio i suoi personaggi, studiati e curati nei minimi dettagli, interpretati ad hoc da un cast già noto al grande schermo, ma che questa volta si sveste, si rinnova e si riveste di ruoli diversi, veri, pieni.

Il piccolo-ma non sullo schermo- e furbissimo Matteo (Niccolò Calvagna), arriva come un uragano a stravolgere la vita ,già complicata, degli zii in attesa del ritorno mamma e papà. Genny, interpretata dalla bella Ambra Angiolini, è il personaggio chiave della storia, astuta a tal punto da riuscire contemporaneamente a scoccare la prima freccia da perfetto cupido tra gli ormai ex coniugi Remo (Lillo) e Marisa (Paola Minaccioni) e quindi ri-formare quella famiglia idonea all’affido del piccolo Matteo, e riuscire allo stesso tempo a conquistare Oscar (Greg), sciupafemmine incallito che odia i legami.

Entrambi i personaggi femminili sono colonne portanti, così come Genny, anche Marisa tesse i fili della trama, destreggiandosi tra le mille vulnerabilità di questo personaggio, tra crisi esistenziali che la spingono a lasciare Remo per mettersi con “il filosofo del tatuaggio” Giustino (Paolo Calabresi) e la dolcezza di una donna non-mamma che vuole prendersi cura del piccolo nipotino.

Protagonisti secondari ma non marginali sono i due assistenti sociali Randelli (De Filippis) e Belotti (Montanari)che prenderanno in esame il caso di Matteo. Una coppia, lavorativa e non solo, consolidata da anni. Il ruolo degli assistenti sociali cela però un altro ruolo importante e mascherato della nuova coppia, quella non ‘tradizionale’, quella  formata da due persone dello stesso sesso. Randelli e Belotti riescono perfettamente a portare sullo schermo tematica della coppia omosessuale che ha fatto e fa tanto parlare, in particolar modo nel periodo natalizio, di cui la famiglia ne è l’essenza.

Un film girato in poco più di sei settimane, che tiene conto della realtà cinematografica italiana dei suoi costi e delle sue tempistiche , riesce però a soddisfare a pieno tutti, dalla regia agli attori, alla produzione che, rinnovando se stessa, innova il concetto stesso di film di Natale augurandosi così di aprirsi le porte ad una visione del Film ad un pubblico più ampio, impacchettando una pellicola all’italiana ma più libera di varcare i confini nazionali.

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