Maestro: trama e recensione film-documentario al cinema dal 23 gennaio

Maestro è il film al cinema dal 23 gennaio 2017 sulla musica scritta dai prigionieri nei campi di concentramento. Leggi la recensione.

Maestro di Alexandre Valenti è il film documentario evento in uscita nei cinema oggi 23 gennaio 2017.  La co-produzione tra Italia e Francia racconta la storia vera e incredibile di Francesco Lotoro, l’uomo che da oltre 20 anni ricerca, raccoglie, trascrive ed esegue in concerto le musiche scritte nei campi di concentramento. La pellicola ha avuto l’alto patrocinio dell’UNESCO in collaborazione con UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Inoltre da venerdì 27 gennaio, giornata della Memoria, saranno organizzate matinée speciali per le scuole. La distribuzione in Italia è dell’Istituto Luce-Cinecittà. Di seguito trama, recensione e trailer.

Maestro: trama

Francesco Lotoro si dedica ad una missione universale con costanza e tenacia. Lotoro è un musicista italiano 50 enne di Barletta che da oltre 20 anni ricerca, raccoglie, trascrive ed esegue in concerto con la sua Orchestra di Musica Concentrazionaria, le musiche composte dagli internati nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale. È una vera caccia, quasi un film investigativo alla ricerca di indizi e persone che possano portare al ritrovamento della musica scritta nei campi di concentramento. Manoscritti e spartiti dopo la guerra sono stati abbandonati e dimenticati in soffitte e cantine polverose o sono su qualche banco di mercati delle pulci. Lotoro va in ogni parte del mondo dalla sua Barletta ad Auschwitz, Praga, Berlino, Gerusalemme, per realizzare il suo scopo e trova musica scritta su tutto: sacchi di iuta, carta igienica, ritagli di stoffa o impressa nella memoria dei sopravvissuti. Il film narra questa corsa contro il tempo perchè ogni mese, un altro sopravvissuto muore, e con lui un pezzo di musica scompare per sempre.

Maestro: recensione

Questo documentario racconta una passione, un grande amore per la musica e per l’uomo. In questo viaggio emerge un mondo musicale in grado di rivoluzionare la storia stessa della musicologia. Si tratta di un repertorio enorme nato negli anni dal 1933 al 1945 ad opera di artisti di ogni etnia e condizione: ebrei, zingari, francesi, russi, polacchi, olandesi, belgi, inglesi, italiani, e perfino militari americani. Artisti che hanno creato canzoni, melodie concerti e sinfonie in luoghi disumani da cui pochi uscirono vivi. Lotoro, fondatore dell’Orchestra di Musica Concentrazionaria, conduce il racconto fra le immagini di repertorio senza indugiare, ma con l’attenzione rivolta piuttosto all’intelligenza e alla sensibilità di coloro che nonostante tutto hanno scritto musica. Appare sempre presente nel documentario il grande rispetto per le vite narrate, per il racconto dei ricordi dei pochi sopravvissuti o dei loro figli e nipoti. Un film molto equilibrato e da vedere anche in considerazione del fatto che potrebbe essere un aiuto economico per consentire a Lotoro di portare a termine la sua Enciclopedia di Musica Concentrazionaria.

Maestro: trailer

https://www.youtube.com/watch?v=tbSYK5BcvZA

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