Milano salta al ritmo serrato dei Bloc Party

Ieri sera all'Alcatraz di Milano si sono esibiti nella loro unica data italiana i Bloc Party, nel Bel Paese per presentare 'Four', il loro quarto album, uscito ad agosto.

 

Mancavano dall’Italia da diverso tempo, ma ora eccoli qui, per il loro unico concerto nel Bel Paese a supporto dell’uscita dell’ultimo album ‘Four‘, un disco dal sound ricco, che mantiene però l’acustica spigolosa ed il sound pop che da sempre li caratterizza. ‘Four‘ è uscito a fine agosto, e da allora ha ricevuto un ottimo consenso da parte del pubblico e della critica, una difficile prova per i Bloc Party, che dopo una pausa di ben quattro anni, si riconfermano una delle band più influenti del panorama inglese.

Poco dopo le 20.15 il palco è del trio anglo-australiano PVT (conosciuti anche come Pivot), formato dai fratelli Richard e Lawrence Pike, assieme a Dave Miller. Una buona prova per la band sperimental rock che ha l’arduo compito di scaldare il pubblico, in attesa degli headliner della serata.

Alle 21.40 suonate, le luci si spengono e fanno il loro ingresso sul palco Kele Okereke (voce e chitarra) accompagnato da Russel Lissack (chitarra),  Matt Tong (batteria) e Gordon Moakes (basso). Il pezzo scelto per rompere il ghiaccio è anche quello scelto per aprire il nuovo album: le note e l’energia di ‘So He Begins To Lie‘ invadono l’Alcatraz.
Una prova da standing ovation quella del batterista Matt Tong che da solo sembra essere in grado di trascinare il pubblico in ogni pezzo che la band presenta, dai più recenti alle storiche hit.
Ma l’atmosfera raggiunge l’apice quando la band presenta forse il pezzo più conosciuto: è con ‘Banquet‘ che il pubblico si scalda davvero, salta, canta ed alza le braccia al cielo. Kele Okereke si destreggia tra chitarre e falsetti, in modo sempre molto composto. Ovviamente i pezzi più lenti sono quelli in cui meglio riesce a mostrare le sue doti vocali.
E via via scorrono i pezzi, e scorre la storia dei Bloc Party, ripercorsa attraverso tutti e quattro gli album della band: da ‘Coliseum‘ a ‘One More Chance’, passando per ‘We Are Not Good People‘, senza dimenticarsi di ‘Octopus’, canzone che il pubblico sembra conoscere a menadito, aiutando nel canto il frontman.
La band decide di salutare il pubblico milanese con una delle sue hit più potenti: ‘Helicopter’, che sembra scritta apposta per chiudere lo show in bellezza. Il pubblico alza le braccia al cielo e canta. Ma il concerto è giunto al termine: Okereke, Lissack, Tong e Moakes lasciano gli strumenti, raggiungono il centro del palco e si inchinano, prendendo tutti gli applausi che si meritano.

I Bloc Party sono tornati in Italia in grande stile ed è certo che sanno come farsi ricordare: trascinati dal carisma di Okereke e dai ritmi serrati di Matt Tong, faccia da bravo ragazzo ma che dietro ai tamburi riesce a scatenare un’energia che davvero ti travolge, hanno lasciato la loro impronta indelebile tra i live di questo autunno, confermandosi una delle band britanniche più interessanti degli ultimi tempi. Veramente uno spettacolo da non perdere.

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