Nicola Piovani in concerto al Ravello Festival 2015

Il pianista Premio Oscar Nicola Piovani e l’Ensemble Aracoeli presenta lo spettacolo La Musica È Pericolosa alla 63° edizione del Ravello Festival.

Domani, venerdì 17 luglio, alla 63° edizione del Ravello Festival (al Belvedere di Villa Rufolo – ore 21.45 – posto unico 40 euro) il pianista premio Oscar per le musiche de La vita è bella di Roberto Benigni,  Nicola Piovani, accompagnato dai musicisti dell’Ensemble Aracoeli, presenterà lo spettacolo La musica è pericolosa, un viaggio multisensoriale ed in parte autobiografico, che racconta musicalmente il frastagliato percorso artistico del pianista e compositore al fianco di figure come De André, Fellini, Magni, Benigni, ma anche registi spagnoli, francesi, olandesi, nel mondo del teatro, del cinema e della televisione.

Piovani proporrà per la prima volta in scena alcuni suoi brani, tra cui le colonne sonore di Hungry Hearts di Saverio Costanzo (Nastro d’argento 2015), Jamon Jamon di Bigas Luna, Welcome di Philippe Lioret, oltre a nuove versioni dei suoi pezzi più noti riarrangiati per l’occasione come la nota canzone Quanto t’ho amato (scritta in collaborazione con Roberto Benigni e Vincenzo Cerami).

Lo spettacolo includerà, inoltre, video di film, spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani. Oltre al pianoforte del maestro Piovani sul palco ci saranno anche gli strumenti dell’Ensemble Aracoeli, che saranno parte della narrazione: il sax e il clarinetto di Marina Cesari, il violoncello e la chitarra di Pasquale Filastò, la batteria e le percussioni di Ivan Gambini, il contrabbasso di Marco Loddo e le tastiere di Rossano Baldini.

Il Maestro Piovani sarà il 17 ottobre 2015 al teatro Jacopo da Ponte a Bassano del Grappa con lo spettacolo Concerto in Quintetto un concerto che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti – il sassofono, il violoncello, la fisarmonica – ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo.

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C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli. Uno per ascoltare in silenzio Bach e uno per ballare un samba – spiega Nicola Piovani -Guai a sbagliare i tempi: si finisce a suonare la chitarra sulla spiaggia in frac e a dirigere un’orchestra sinfonica con le infradito.

Roberto Benigni accompagnato da Nicola Piovani canta Quanto ti ho amato

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