Sold Out per il secondo giorno di fila all’Arcimboldi per i Pooh

Ieri i Pooh si sono esibiti al Teatro degli Arcimboldi di Milano con 'Opera Seconda in Tour', accompagnati dall'Orchestra.

I Pooh si sono esibiti al Teatro degli Arcimboldi di Milano con ‘Opera Seconda in Tour’, uno spettacolo imperdibile che ha visto esibirsi Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, con Danilo Ballo alle tastiere e Phil Mer alla batteria, accompagnati per la prima volta da un’orchestra sinfonica: la Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno.

Già un’ora prima dello spettacolo il pubblico arrivava piuttosto numeroso e in un tempo brevissimo, la sala del teatro era traboccante di persone piene di aspettativa, persone che in alcuni casi erano presenti anche la sera prima, perché quella per i Pooh a volte è proprio una passione incontenibile, che viene trasmessa da una generazione all’altra, infatti almeno tre generazioni erano presenti in sala.
Dopo un breve attesa, un leggero ritardo sempre perdonato ai più grandi, si è aperto il sipario su ‘Opera Seconda’, un’orchestra sinfonica di 67 giovanissimi elementi (formata da musicisti dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, del Teatro Regio di Torino, e delle migliori sinfoniche d’Italia), Danilo Ballo (che ha curato gli arrangiamenti) e Phil Mer (alla batteria). Il primo pezzo solo strumentale diretto dal maestro Giacomo Loprieno ha subito catturato il pubblico.
L’entrata dei tre storici componenti del gruppo dei Pooh ha generato un’ovazione intensa e spontanea, l’emozione è diventata palpabile ed è cresciuta via via nel corso della serata, la musica e le parole di pezzi storici ma sempre attuali, in ognuno dei presenti ha toccato la sfera emozionale, indipendentemente dall’età, l’emozione era palpabile, la sensazione era di trovarsi nel turbine dei ricordi di una vita, riuscendo a coglierne l’intensità nella sua parte più positiva.
L’entrata di Mario Biondi sull’esecuzione di ‘Ci penserò domani’ ha creato un contrasto equilibrato e piacevole, un’esecuzione inusuale ma decisamente apprezzata.
Il concerto si è articolato attraverso 45 anni di storia della musica leggera italiana da un successo all’altro, senza differenza tra i pezzi più recenti e quelli più lontani nel tempo, il pubblico li conosceva tutti e tutti seguivano i testi parola per parola quasi in silenzio come se cantassero con la voce dell’anima.
Una serata incredibile, in cui ogni persona presente di sicuro, avrebbe voluto abbracciare uno per uno i nostri amici di sempre.

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