Springsteen e McCartney zittiti dal coprifuoco Londinese

C'è tanta amarezza per ciò che è accaduto a Londra, durante il concerto di Bruce Springsteen raggiunto da Paul McCartney sul palco per il gran finale della sua performance.

Per la seconda serata dell’Hard Rock Calling, ad Hyde Park, Bruce Springsteen è stato raggiunto sul palco dall’ex Beatle Paul McCartney, per un duetto più unico che raro, ma l’organizzazione non ci ha pensato due volte a togliere la corrente, dopo che i due avevano sorpassato l’orario previsto per la fine del concerto.
McCartney era salito sul palco assieme all’altra leggenda del rock per esibirsi in duetto sulle note di ‘I Saw Her Standing There’ e ‘Twist And Shout’, canzoni che avrebbero chiuso il concerto, dopo una set-list lunga 29 canzoni del Boss, che solitamente dura circa 3 ore ed un quarto in totale. Per aver superato di oltre mezz’ora il tempo limite imposto dalla legge, l’organizzazione non ha potuto far altro che togliere la corrente, zittendo la musica.
Ho atteso questo momento per 50 anni”, aveva detto Springsteen al suo pubblico, poco prima di avviare l’esecuzione dei brani. E purtroppo questo momento è stato nuovamente rimandato.
Grande disapprovazione da parte di tutto il pubblico numeroso presente ad Hyde Park, ma soprattutto per i musicisti sul palco. Primo su tutti Steve Van Zandt, chitarrista della E Street Band, che ha affidato a Twitter il suo sfogo:

“Uno dei concerti più belli di sempre, ma ditemi da quando l’Inghilterra e’ diventato uno stato di polizia?

“Disturbo? Di Sabato notte? Ma chi diturbavamo…?”.

Ma il chitarrista non è certo il solo che ha avuto da ridire su questa drastica decisione, anche in rete non sono mancati messaggi di stizza dei presenti contro la decisione di staccare la spina durante un’epica esibizione:

“Solo in Gran Bretagna potevano staccare la spina a due dei più grandi artisti degli ultimi 50 anni”.

Prima della controversia scatenata da questa drastica decisione, sul palco con il Boss si sono esibiti anche Tom Morello, che è salito sul palco per accompagnare Springsteen nel pezzo ‘The Ghost of Tom Joad’, e John Fogerty che ha suonato con lui ‘The Promised Land’. Oltre a questo il Boss ha proposto anche una vera rarità: ‘Take ‘Em As They Come’, dall’era ‘The River’.
Insomma, un concerto che sarebbe dovuto terminare col botto, ed invece quello che rimane è solo tanta amarezza.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More