Steve Jobs al cinema col volto di Michael Fassbender

Steve Jobs, nuovo film di Danny Boyle sul creatore della Apple con Michael Fassbender e Kate Winslet, è nei cinema dal 21 gennaio 2016. Leggi la recensione.

Steve Jobs è il nuovo film sulla vita del grande creatore della Apple. La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 9 ottobre 2015 (quattro giorni dopo l’anniversario della morte di Jobs) ed è uscita in Italia il 21 gennaio 2016.

Il film diretto e co-prodotto da Danny Boyle con protagonista Michael Fassbender (nei panni di Steve Jobs), si svolge nei backstage in occasione delle presentazioni dei tre prodotti più importanti e conosciuti della carriera di Jobs. La pellicola ha vinto due Golden Globes 2016 per la migliore attrice non protagonista assegnato a Kate Winslet e la migliore sceneggiatura a Aaron Sorkin. Per quanto riguarda le candidature agli Oscar 2016 la pellicola ne ha ricevute due: miglior attore protagonista a Michael Fassbender e miglior attrice non protagonista a Kate Winslet.

Steve Jobs: Trama del film

Il film è ambientato interamente dietro le quinte delle presentazioni delle invenzioni più importanti di Steve Jobs e ripercorre la vita del creativo partendo dal lancio del Macintosh nel 1984 per terminare con la presentazione dell’iMac nel 1998. Il regista Danny Boyle ci propone un racconto della rivoluzione digitale attraverso il ritratto di un genio con tutti i limiti dell’essere uomo. Assisteremo ai duri colloqui con Fassbender, alle ricerche stilistiche e di classe che costeranno una fortuna per rendere bella una macchina che deve avere qualcosa in più, perché incarna l’idea di bellezza e di “moto all’uomo” fuori dalla portata creativa della concorrenza (Windows). Il genio della mela nella consapevolezza dei propri limiti morali e comportamentali, sacrifica l’umano bisogno di comprensione e gradimento degli altri uomini a favore dell’innovazione della bellezza della novità per lasciare il segno nella storia del progresso dell’umanità. La gente crescerà si svilupperà e capirà, come farà la figlia Lisa, il fascino dell’intelligenza al lavoro.

Steve Jobs: recensione del film

Il regista Danny Boyle ha definito l’opera con le parole di Walter Isaacson, biografo ufficiale di Steve Jobs “ un caso di campo di distorsione della realtà” e ispirandosi liberamente al libro, ha sviluppato un film che non racconta una storia già nota, ma presenta allo spettatore l’uomo Steve che oltre il genio ha in sè limiti e insicurezze, insuccessi professionali e crisi nei rapporti affettivi ed interpersonali. Ne emerge il ritratto di un essere umano, imperfetto come ogni altro, ma con una impetuosa mente realizzatrice visionaria in grado di prevedere le necessità dell’uomo nel futuro.

Lo sceneggiatore Aaron Sorkin, grande drammaturgo è riuscito ottimamente a raccontare la storia di un successo umano, ottenuto faticosamente, attraversando anni di insuccessi professionali, aspettative frustrate, persino umiliazioni pubbliche. Proprio il copione è il punto di forza di un lungometraggio valorizzato dalla presenza scenica di Michael Fassbender che interpreta egregiamente i panni dell’artista creativo e visionario la cui personalità fa la differenza in un mondo di mediocri. Un uomo con capacità tecniche, geniali forme intuitive e di interpretazione che trasforma ogni scoperta in uno strumento capace di suonare una melodia in accordo con la sua idea di opera d’arte. Un film che ha meritato i riconoscimenti ricevuti anche se in America non ha riscontrato il successo di botteghino sperato. Film molto interessante e da vedere.

Steve Jobs, trailer italiano

https://youtu.be/W2-bGFy2izM

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