Tommaso: al cinema il film diretto da Kim Rossi Stuart – recensione

Dopo la tappa al Festival di Venezia come evento fuori concorso, oggi 8 settembre 2016 esce nei cinema Tommaso, film diretto e interpretato da Kim Rossi Stuart alla sua seconda prova da regista dopo Anche libero va bene del 2005. Nel cast anche Jasmine Trinca, Camilla Diana, Cristiana Capotondi, Dagmar Lassander.

Tommaso: trama

Tommaso (Kim Rossi Stuart) ha 40 anni, è un attore di bell’aspetto e ha un’ossessione quasi patologica: le donne. La sua vita è un percorso sentimentale lastricato di relazioni fallimentari con l’altro sesso. Si fa lasciare dalla fidanzata Chiara (Jasmine Trinca), convinto di conquistare così una libertà senza limiti; poi colleziona altre storie più o meno importanti, in una sorta di circolo perverso che lo costringe a interrompere sempre le sue relazioni sul più bello, come se seguisse lo stesso copione. Commesse, conoscenti, cameriere, Kim  le vuole possedere tutte. Complicano la situazione, lo psicologo un po’ naïf a cui si affida (Renato Scarpa) e la madre (Dagmar Lassander), personaggio bizzarro e mitomane, che ha sicuramente contribuito alle stranezze del figlio.

Tommaso: recensione

Il film ricorda il Nanni Moretti prima maniera in alcuni tratti in modo molto evidente, soprattutto nella prima parte. Kim Rossi Stuart offre una buona interpretazione del giovane post-adolescenziale, anche se non in tutta la pellicola riesce a far scattare nel pubblico il meccanismo dell’empatia con il protagonista.

La pellicola rappresenta nel suo protagonista Tommaso l’uomo di oggi sempre più costretto ad essere una maschera, con una filisofia quasi pirandelliana. Mette in evidenza il disagio relazionale, la scarsa autostima e la voglia irrefrenabile di avere rapporti carnali con donne incontrate per caso senza avere la forza di costruire relazioni vere. Sicuramente un film da vedere, che offre anche spunti di riflessione.

Tommaso: Trailer

https://youtu.be/X4nWoyR9xBw