Venezia: applausi per Bellocchio e la sua ‘Bella Addormentata’

Al Festival del Cinema di Venezia è andato in scena l'ultimo lavoro del regista piacentino Marco Bellocchio, 'Bella Addormentata', ispirato alla triste storia di Eluana Englaro.

Il Festival del Cinema di Venezia volge verso il termine, ma proprio ieri è stato presentato uno dei film che – si prevedeva – avrebbe fatto più discutere la critica ed il pubblico.
Stiamo parlando di ‘Bella Addormentata’, la pellicola di Marco Bellocchio, film in concorso che tratta i delicati temi dell’eutanasia, della vita ed dei sentimenti, storia ispirata alla triste vicenda di Eluana Englaro.
Ma a dispetto dei pronostici, il film non ha animato dibattiti, ma un lungo ed elogiante applauso al regista ed al suo staff all’ingresso della sala stampa. Bellocchio con questa pellicola, dopo quello alla carriera ricevuto lo scorso anno, punta direttamente al Leone d’Oro: la scelta di un tema così difficile ne è la prova. Una vicenda così triste, ma tanto umana, affrontata dal regista piacentino senza pregiudizi:

“Il film è nato per caso. Sono stato travolto dal caso Englaro e per reazione mi sono venute in mente storie e immagini che poi ho ripreso in mano tempo dopo. Le cose sono venute da se. Ho cercato di raccontare in modo non ideologico, evitando di avere sentimenti di disprezzo ed odio. Le mie idee sono diverse da quelle di qualche personaggio del film, ma in ognuno c’è qualcosa di me. Non ho voluto conciliare la varie posizioni, ma guardare con interesse anche chi è più distante. Io non ho fede ma guardo con curiosità i cattolici. Ne è un esempio la conclusione della vita del cardinal Martini: il fatto che si sia schierato contro un accanimento terapeutico inutile mi ha colpito. Prima di cominciare a lavorare al film mi sono sentito in dovere di parlare con Beppino Englaro. Lui è stato molto disponibile, non ha fatto nessuna osservazione sul fatto che fosse un film con personaggi di fantasia. So che ha visto il film e il 7 saremo insieme ad Udine per la proiezione della pellicola”.

Nel film Bellocchio non vuole certo dare il suo giudizio sulla vicenda, ma bensì aprire un dibattito, una discussione riflessiva sulla libertà dell’individuo, che può scegliere come e quando morire. Bellocchio alza quindi degli interrogativi, a cui ognuno di noi deve trovare risposta, reccontando le diverse storie, i diversi punti di vista dei protagonisti che esistono nel film, come nella realtà.

 

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