Arrivano i prof recensione, trama, trailer, curiosità sul film di Ivan Silvestrini con Claudio Bisio e Lino Guanciale.
Arrivano i prof il film diretto da Ivan Silvestrini con Claudio Bisio e Lino Guanciale. Di seguito ecco scheda, trama, trailer, la nostra recensione e qualche curiosità sul film. SCOPRI LE ALTRE USCITE NELLE SALE DEL MESE
Siamo a fine anno scolastico e ovunque ci sono festeggiamenti per le promozioni all’esame di maturità. Ma al liceo Alessandro Manzoni purtroppo solo il 12% degli studenti è riuscito a conseguire il diploma. Il Preside accoglie del Manzoni non sa più come fare per risolvere la situazione. Accetta allora la proposta del Provveditore di fare un ultimo, estremo, rischioso tentativo con l’obiettivo di avere almeno la metà degli alunni promossi.
A tal fine recluta i peggiori insegnanti nella speranza che possano riuscire dove hanno fallito i migliori. Così l’Alessandro Manzoni rinnova il corpo insegnanti con sette professori molto particolari e con progetti didattici rivoluzionario. ognuno ha un proprio personalissimo metodo di insegnamento. I risultati sperati non arrivano. Tuttavia gli alunni del Manzoni cominciano a capire che sta accadendo qualcosa di grande grazie ad uno sgangherato e sconclusionato corpo docente a cui però importa davvero di loro. GUARDA IL FILM IN STREAMING
Siamo in presenza di una commedia corale dove ogni personaggio ha il giusto spazio. Il regista Ivan Silvestrini valorizza gli attori in modo molto efficace: di Maurizio Nichetti sfrutta il corpo e l’abilità nello slapstick, di Claudio Bisio sottolinea la simpatia, di Lino Guanciale fa emergere la dolcezza della sua tenerezza, di Maria di Biase la vivacità incontenibile. L’ispirazione viene da un fumetto di cui mantiene i colori forti e il modo narrativo che procede in maniera ritmata e a volte caotica. Il film promuove la partecipazione nella scuola e dello scambio umano fra gli alunni e gli insegnanti. Tuttavia non vengono approfonditi i problemi reali dei luoghi dove si dovrebbe educare alla conoscenza. Manca poi una certa attenzione nella definizione psicologica dei ragazzi, ad eccezione del ragazzo interpretato da Rocco Hunt, che non hanno profondità e rendono vano l’intento “rivoluzionario” della trama.