Il palazzo del Viceré recensione, trama, curiosità del film diretto da Gurinder Chadha con Hugh Bonneville e Gillian Anderson.
Il palazzo del Vicerè è tra il film diretto da Gurinder Chadha e vede come protagonisti Hugh Bonneville (celebre conte di Grantham in Dontown Abbey) e Gillian Anderson (la Scully di X-Files). Di seguito ecco la trama, il trailer, le curiosità sul film e la nostra recensione. SCOPRI LE ALTRE USCITE NELLE SALE DEL MESE
Siamo nel 1947 e il dominio dell’Impero Britannico sull’India è alla conclusione. A condurre il difficile passaggio del Paese verso l’indipendenza è il nipote della Regina Vittoria, Lord Mountbatten. Lord Mountbatten insieme alla moglie e alla figlia si stabilisce per sei mesi nel Palazzo del Vicerè a Delhi e diventa il personaggio storico conosciuto come L’ultimo Vicerè. La sua mediazione tra le varie anime culturali e religiose indiane (induisti, musulmani e sikh) fallisce e sfocia nella cosiddetta “Partition” fra India e Pakistan.
Tutto il personale del Palazzo viene coinvolto e le storie della famiglia Mountbatten e quelle di alcuni membri dello staff si intrecciano sullo sfondo di una dolorosa separazione. La trama si concentra sulla emblematica storia di due giovani, Aalia e Jeet, entrambi a servizio del Vicerè. Lei musulmana e lui induista allo scoppio dello scontro saranno chiamati a prendere una decisione epocale. GUARDA IL FILM IN STREAMING
La regista anglo-indiana Gurinder Chadha, la cui famiglia è stata coinvolta negli eventi raccontati nel film, ha portato sul grande schermo il momento storico lo straordinario che portò alla sofferta Partizione dell’India. Protagonisti di quel difficile momento politico e diplomatico furono l’ultimo vicerè Lord Mountbatten da parte inglese (dietro il quale c’era Churchill) e i leader locali: Ghandi, Nehru e l’islamico Jinnah, padre fondatore del Pakistan.
L’ottima sceneggiatura è firmata dalla stessa regista, dal marito Paul Mayeda Berges e da Moira Buffini. La struttura narrativa è brillante ed equilibrata. Vengono delineati personaggi eccezionali le cui storie si intrecciano contemporaneamente senza vederne sacrificata alcuna. La storia di amore tra Aalia e Jeet non è certo originale, ma risulta essere un ottimo strumento funzionale per mettere in scena i contrasti sociali che lacerano la popolazione indiana.
Di grande impatto anche la fotografia con immagini che diventano una specie di punteggiatura del film. Come le stupende inquadrature del Palazzo che scandiscono i diversi capitoli della trama. Il maestoso Palazzo del Viceré diventa quasi un personaggio, un simbolo della fine dell’ordine imposto dagli inglesi e dell’avvento dell’autodeterminazione indiana. Un film da vedere soprattutto per gli spettatori occidentali per capire quella che fu la tragedia della Partizione dell’India.