Hannah è tra i film al cinema in uscita il 15 febbraio 2018 con Charlotte Rampling. Scopri recensione, trama e curiosità
con grande maestria Hannah è un o dei film al cinema nella seconda settimana di febbraio 2018. La pellicola di genere drammatico è diretto da Andrea Pallaoro, con Charlotte Rampling e André Wilms. Uscita al cinema il 15 febbraio 2018. Di seguito ecco la nostra recensione, la trama, il trailer e alcune curiosità sul film. SCOPRI LE ALTRE USCITE NELLE SALE DEL MESE
Il ritratto intimo di una donna che non riesce ad accettare la realtà che la circonda. Rimasta sola, alle prese con le conseguenze dell’arresto del marito, Hannah inizia a sgretolarsi. Attraverso l’esplorazione del suo graduale crollo emotivo e psicologico, il film indaga il confine delicato tra l’identità del singolo, le relazioni umane e le pressioni sociali.
Non c’è una vera e propria trama in questo lavoro di Pallaoro. La trama si sviluppa fra lòe pieghe di un quotidiano ripetitivo, tra dialoghi scarni ed intervallati da lunghi silenzi. Una specie di anti-narrazione che si concentra sul volto, il corpo, l’espressività della sua grandissima protagonista, Charlotte Rampling. L’attrice riesce a mostrare con efficacia la lentissima e dolente presa di coscienza del personaggio. La Rampling è capace di mostrare il lento ma inarrestabile impoverimento dell’animo e dei sentimenti di una donna sola e con una vita senza più senso. La ottima interpretazione della Rampling e la vera impalcatuta artistica del film. Il regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Venezia 2017 ha affermato:
Hannah esplora il tormento interiore di una donna intrappolata dalle proprie scelte di vita, paralizzata da insicurezze e dipendenze, dal suo stesso senso di lealtà e devozione. La disperazione di Hannah mi tocca profondamente, forse perché sono consapevole di quanto il mondo possa essere spietato nei suoi confronti, o forse perché in lei riconosco alcune parti di me stesso. Ciò che so per certo è che con questo film ho voluto sentirmi vicino a lei, tenerle la mano, incoraggiala, rassicurarla. Più di ogni altra cosa ho voluto che il mondo la vedesse, percepisse il suo dolore e assistesse al suo sforzo di ridefinirsi e riconoscersi, da sola, prima di scomparire.