Il Pugile del Duce è il film documentario di Tony Saccucci in uscita martedì 21 marzo 2017. Scopri trama, recensione e trialer.
Il Pugile del Duce è un film-documentario di Tony Saccucci in uscita martedì 21 marzo 2017. Lo scrittore e docente di storia e filosofia con questa pellicola è al suo esordio alla regia documentaria. Di seguito ecco la trama, la recensione e il trailer.
Siamo a Roma il 24 giugno 1928 giorno dell’incontro di pugilato valido per il titolo europeo. Sono due italiani a contenderselo ed è la prima volta che succede: Mario Bosisio e Leone Jacovacci. Quest’ultimo è un pugile tecnicamente perfetto, agile, intelligente e potente. Leone parla perfettamente quattro lingue, suo padre è romano ma la madre congolese. Essere mulatto durante il ventennio fascista l’essere di pelle scura non è una cosa tollerata. Il Duce e il suo partito fanno tutto il possibile per disconoscere Leone Jacovacci, nonostante sia il più forte di tutti e quello più idoneo a rappresentare l’eccellenza italiana all’estero. A Jacovacci per lungo tempo non viene persino riconosciuta la cittadinanza italiana. La sera del 24 giugno 1928, allo stadio Nazionale di Roma, davanti a quasi 40.000 spettatori e in collegamento radio con le città d’Italia, Leone Jacovacci si laurea campione europeo dei pesi medi, ma la vittoria non gli viene riconosciuta e nei cinegiornali dell’epoca le sequenze finali del match dove viene dichiarato vincitore del titolo europeo vengono tagliate.
Il film si basa sulla biografia Nero di Roma scritta da Mauro Valeri, padre a sua volte di un ragazzo mulatto. Per la produzione del documentario il regista ha attinto ampiamente all’Archivio storico dell’ente nazionale Istituto Luce, utilizzando immagini di repertorio e riprese girate allo Stadio Flaminio dove si tenne all’epoca l’affollatissimo incontro Bosisio-Jacovacci. Il racconto segue il percorso tracciato dalla lunga intervista a Mauro Valeri autore della biografia, attingendo a vecchie biografie, articoli di giornale e alle dichiarazioni della figlia del campione. Il pugile del Duce fa riflettere sulla stoltezza della discriminazione razziale che colpisce chi ne è vittima e anche chi la perpetra costretto a privarsi del campione. Degne di nota la colonna sonora originale di Alessandro Gwis e Riccardo Manzi accompagna alla perfezione sulle note sincopate del jazz le immagini del film.