Red Hot Chili Peppers al SuperBowl: Flea parla del playback

A seguito delle numerose polemiche scatenatesi tra i fan dei Red Hot Chili Peppers, il bassista Flea ha voluto chiarire la posizione della band sul playback al Superbowl.

Di tutta l’esibizione dell’halftime show al SuperBowl XLVIII, da lunedì non si è parlato d’altro. Tutti (o quasi) hanno notato che i Red Hot Chili Peppers durante la loro esibizione non avevano i jack o i trasmettitori negli strumenti, pertanto era palese che la band stesse suonando in playback.
Fin qui, nulla di nuovo, direte.

Vero, ma chi conosce bene la band di Anthony Kiedis sa che da sempre la loro posizione è molto netta su questo argomento: “non lo facciamo mai, assolutamente!”, avevano dichiarato più e più volte. Ma si sa, l’occasione di partecipare all’halftime show può capitare una sola volta nella vita, anche per artisti di questo livello. Ed a questo proposito ha parlato Flea, il bassista della band, che ha cercato di chiarire il loro punto di vista:

“Cari tutti, quando ci è stato chiesto dalla NFL e da Bruno di suonare al Super Bowl il nostro pezzo ‘Give it away’, ci è stato subito detto chiaramente che la voce sarebbe stata live, ma basso, batteria e chitarra sarebbero stati preregistrati. E capisco la richiesta della NFL, visto che c’è pochissimo tempo per preparare il palco”.

Una situazione che ha messo in crisi la band, che poi però ha deciso di non lasciarsi sfuggire questa grande occasione:

“Eravamo molto confusi, non sapevamo se farlo o meno, ma poi abbiamo deciso per il sì, perché era una cosa pazzesca, una di quelle storie folli che ti capitano una volta nella vita e volevamo solo divertirci e farla. Ho incontrato Bruno, che è una persona bellissima, un musicista pieno di talento, e abbiamo preso accordi per fare qualcosa che sembrava divertente. Poi abbiamo inciso il brano per quel giorno, abbiamo suonato come matti secondo lo spirito delle versioni che abbiamo eseguito dal vivo negli ultimi anni”.

Ma, molti hanno polemizzato anche sul fatto dei jack scollegati, sono molti infatti in rete che si sono chiesti “ma ci prendono per scemi?”, ed a questo proposito il bassista ha voluto rispondere:

“Per l’esibizione vera e propria, Josh, Chad ed io suonavamo mimando sulla traccia registrata, per cui non c’era nessun bisogno di collegare i nostri strumenti e non lo abbiamo fatto. Avremmo potuto collegarli ed evitare di deludere la gente che si è scandalizzate perché il pezzo era in playback? Sicuramente avremmo potuto farlo e ora non saremmo qui a discuterne. Ma abbiamo pensato che fosse meglio non fingere. Ci è sembrata la cosa più onesta da fare, in quelle circostanze. Era come fare un video musicale davanti a milioni di persone, solo che la voce era live e avevamo solo una chance per farlo bene”.

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