Categoria: MUSICA

Intervista a Maurizio Chi: La musica è comunicazione e confronto

Maurizio Chi racconta in questa intervista la sua vita artistica, i suoi progetti e il nuovo singolo Gli occhi al mare.

Dopo i successi di Non te la tirare e Hai capito, è in rotazione radiofonica il nuovo singolo di Maurizio Chi dal titolo Gli occhi al mare.

Il brano svela la natura più riflessiva del cantautore catanese che nei due singoli precedenti aveva invece mostrato la sua parte più ironica. La canzone Gli occhi al mare, che è stata scritta da Maurizio Chi, è accompagnata da un video ufficiale nato da un’idea di Giacomo Triglia che ha curato la regia nel set suggestivo della splendida laguna di Venezia.

In occasione dell’uscita del nuovo singolo, abbiamo scambiato qualche parola con Maurizio Chi sulla sua vita artistica e i suoi progetti. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao Maurizio, benvenuto su Cube Magazine. Vorremmo che ti presentassi ai nostri lettori partendo dalla tua infanzia. Come eri da bambino, quali erano i tuoi interessi e come ha influito la tua famiglia nelle tue inclinazioni e doti musicali?
Ciao Monica, grazie a te e a Cube Magazine per l’attenzione. Da bambino ero ambizioso come adesso, ballavo, cantavo e disegnavo come adesso. Ho avuto un’infanzia impegnativa visti i traguardi e sacrifici raggiunti nella danza. Un’adolescenza veloce e piena di contrasti difficili che mi hanno fatto crescere in fretta, ma la mia salvezza è stata la possibilità di esprimermi attraverso molteplici forme d’arte. I miei genitori, insegnanti di danza, mi hanno introdotto in un mondo al quale, ad oggi, non ho mai rinunciato e ne ho fatto un mestiere. Mio padre e mio fratello poi mi hanno insegnato la musica di qualità e io, come sempre, ho elaborato queste esperienze a mio modo.

Hai partecipato a diverse manifestazioni/concorsi musicali ed hai ottenuto anche premi molto importanti. Illustraci meglio questo momento della tua crescita artistica.
Dopo aver compreso che potevo scrivere canzoni ho iniziato a proporle al pubblico dei concorsi ed aggiungere pratica e contatti al mio curriculum dal premio Fabrizio De André alla vittoria di Area Sanremo nel 2010. Fanno parte dell’iter di chi vuole fare questo mestiere. Un momento di crescita e consapevolezza necessario.

Abbiamo sentito in radio il tuo ultimo singolo Gli occhi al mare che segue l’uscita degli altri due tuoi singoli Non te la tirare e Hai capito. C’è una notevole differenza tra questi brani ci spieghi cosa è successo e perché il tuo stile è cambiato?
La differenza è notevole nell’atteggiamento rispetto al testo, si è vero, ma nate dallo stesso team e nello stesso periodo, sono figlie di un umore differente come dico sempre.

Hai scritto tu musica e testo del tuo nuovo singolo Gli occhi al mare?
Si ho scritto io la canzone ma la mia strada artistica prende vita poi grazie agli arrangiamenti di Placido Salamone, mio produttore musicale, e l’esperienza di Albero Sansó dj producer siciliano anch’esso.

La canzone come anche il video stimola chi ascolta alla riflessione. Cosa vuoi veramente stimolare nell’animo del tuo pubblico?
La musica è comunicazione e confronto. Oggi si parla tanto di comunicazione  nel business come aspetto psicologico, ma credo che nella vita di tutti i giorni si stia perdendo la “vera” comunicazione, quella fatta di amore e sentimenti che muovono il mondo.

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Il set del videoclip è particolarmente accattivante: il mare, la laguna di Venezia ed è diretto da Giacomo Triglia, registra di grandi nomi dello spettacolo come Irene Grandi, Francesca Michelin e Cristina Donà. Come nasce questa collaborazione?
Ho scritto a Giacomo senza conoscerlo, su Facebook. Avevo visto il video di Cristina Donà, artista che amo, Così  vicini e me ne sono innamorato. Giacomo, che è una persona umile  come solo i professionisti, ha risposto al messaggio e dopo aver inviato la canzone abbiamo pattuito subito un accordo.

Tu sei particolarmente attaccato alla tua Sicilia, alle tue radici. Quali sentimenti originati dai riferimenti culturali della tua terra trasfondi nelle tue canzoni?
La Sicilia è coraggio, forza, rabbia, amore, umiltà e presunzione al tempo stesso. È irriverenza ed eleganza , mai paura. Io sono siciliano!

Quali sono i tuoi progetti per il tuo futuro artistico?
Il mio nuovo disco. Uscirà in autunno ed è pieno di ritmi, della mia vita e delle mie riflessioni. Non vedo l’ora di farvelo ascoltare.

Siamo soliti chiudere l’intervista con una non domanda: Che domanda vorresti che ti facessi? E quale è la tua risposta?
Vorrei che mi chiedessi se mi voglio bene ed io ti risponderei di si!

Guarda il video di Gli occhi al mare

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Pubblicato da
Jolanda Floria
Tag: INTERVISTE