Assolo di Laura Morante: un film che sorride alle donne

Dal 5 gennaio 2016 è al cinema il secondo lavoro come regista di Laura Morante che ne è anche interprete e sceneggiatrice. Scopri trama, recensione e trailer.

Da ieri 5 gennaio 2016 è nei cinema il film Assolo, secondo lavoro come regista di Laura Morante che ne è anche interprete e sceneggiatrice. Il film tratta temi complicati attraverso la leggerezza della commedia, un lavoro duro e difficile che ha messo a dura prova la forza di volontà della regista.

Assolo di Laura Morante: trama

La pellicola si fonda sulla storia della protagonista Flavia, interpretata dalla stessa Laura Morante, una donna di 50 anni in continua lotta alla ricerca del consenso di tutti, con la smaniosa necessità di compiacere per essere amata. Non riesce a liberarsi dei suoi due ex-mariti, anzi diventa persino amica di entrambe le nuove compagne dei due uomini una Ilaria è interpretata da Carolina Crescentini e Giusi (Emanuela Grimalda). Flavia è madre di due figli e nella sua fragilità si trova all’interno di uno straneo e complesso nucleo familiare allargato, dove si sente sempre più sola e incapace di realizzare qualunque piccolo suo sogno dal corso di ballo a prendere la patente di guida. Sarà solo grazie all’aiuto di uno psicanalista che Flavia, dopo essere passata attraverso una lunga serie di imprevisti, incidenti e incredibili scoperte, capirà che non esiste la donna perfetta e che il primo passo per essere amate, è quello di amarsi da soli.

Assolo di Laura Morante: cast

Nel buon risultato del lavoro cinematografico della Morante ha avuto un ruolo importante la collaborazione nella sceneggiatura di Daniele Costantini e la presenza nel cast di attori di tutto rispetto come: Antonello Fassari, Piera Degli Esposti, Angela Finocchiaro, Francesco Pannofino, Carolina Crescentini, Lambert Wilson, Marco Giallini, Donatella Finocchiaro, Gigio Alberti, Emanuela Grimalda, Eugenia Costantini, Edoardo Pesce, Giovanni Anzaldo e Filippo Tirabassi.

Assolo di Laura Morante: recensione del film

In questo secondo lavoro cinematografico dietro la camera di ripresa di Laura Morante aleggia vagamente qualche nota del primo Nanni Moretti: nella lunga seduta psicanalitica a tutto schermo che fa emergere alternandole realtà e finzione, nei sogni meravigliosi negli incubi ad occhi aperti e in certe rielaborazioni sceniche di tipo minimalista. La Morante si mette alla prova nel delineare i segni fondamentali della protagonista in piena crisi di mezz’età, sola, insicura. Il compito è difficile soprattutto ricordando che il tutto viene realizzato attraverso la commedia che spazia tra semi-realismo e realismo. La regista tende in alcuni momenti ad esagerare con il ribadire alcuni concetti e situazioni rendendo il ritmo del film rallentato. La visione di questo film fa certamente sorridere lo spettatore delle situazioni rappresentate, tuttavia lancia un seme nel terreno della riflessione sull’importanza per ognuno di noi di intraprendere il viaggio verso l’autostima e la libertà dell’essere.

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Assolo di Laura Morante: trailer

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