The Breakfast Club: film cult del 1985, recensione

Nel 1984 usciva The Breakfast Club, film che sarebbe diventato per sempre un'icona di tutti gli adolescenti degli anni '80. Leggi la recensione.

Locandina del film
  • TITOLO: The Breakfast Club
  • ATTORI: Molly Ringwald, Judd Nelson, Anthony Michael Hall, Emilio Estevez, Ally Sheedy
  • REGIA: John Hughes
  • ANNO: 1985

The Breakfast Club: la trama

Cinque studenti molto diversi tra loro vengono messi in punizione dal Preside della scuola per vari motivi. Dovranno infatti passare il sabato (esattamente sabato 24 marzo 1984) nella biblioteca della scuola e scrivere un tema dal titolo “Chi sono io”. Questi cinque ragazzi incarnano ognuno uno stereotipo dell’adoloscente tipo universale: sono infatti un secchione, un bullo teppista, un giocatore di football amato a scuola, una principessa figlia di papà e una disadattata sociale. All’inizio si odiano, si punzecchiano e si scontrano perchè ognuno si sente incompreso e odiato dagli altri. Poi, però, iniziano a parlare tra loro dei loro sogni, dei loro problemi e, confrontandosi l’un l’altro, scoprono che non sono poi tanto diversi, anzi, scrivono insieme il tema (letto alla fine del film dalla voce narrante) da cui è tratta la frase più celebre del film:

…you see us as you want to see us. In the simplest terms and the most convenient definitions. But what we found out is that each one of us is a brain.. an athlete.. a basket case.. a princess.. and a criminal (ita: …tanto lei ci vede come vuole. Nei termini più semplici e nella definizione più comoda. Ma ciò che abbiamo scoperto è che ognuno di noi è un cervello.. un atleta.. una disadattata.. una principessa.. e un criminale

The Breakfast Club: recensione

Il film è considerato un cult dei tennage movies anni ’80. Nonostante la trama non sia nulla di particolare, la morale che si evince dal film è tutt’altro che sorpassata, ma attuale e utile. Potremmo dire che ora parleremmo del secchione, il figo, il bullo, la tipa che se la tira e l’emo, ma lo stereotipo non cambia e di conseguenza nemmeno la morale. La società in cui viviamo, così come la ‘micro-società scuola’, impone dei ruoli, delle caratteristiche dettate dalla classe sociale a cui si appartiene o in base all’aspetto. Questa sorta di definizione pirandelliana di noi stessi fa si che ognuno, a modo suo, interpreti il ruolo affibbiato anche se le ambizioni e le speranze sono comuni a tutti. E non solo, è infatti nel confronto delle proprie angoscie che i 5 ragazzi di ‘The Breakfast Club’ trovano un comune denominatore che li rende simili, li unisce. Usciti dal sabato di punizione, nonostante poi ritornino a indossare i loro ruoli facendo finta di non conoscersi e di “odiarsi” una volta tornati a scuola, la comprensione e l’unione trovata durante la stesura del tema punitivo li rende più maturi con una maggiore consapevolezza di loro stessi attraverso la profonda e inattesa conoscenza degli altri.

Ancora oggi, questo film da cui trasuda il forzato perbenismo della società americana dell’epoca e la voglia di ritrovarsi e ribellarsi degli adolescenti di quegli anni, è, oltre che attuale, diventata ormai nell’immaginario collettivo la rappresentazione di un’intera generazione.

Sicuramente aiutato dalla celebre Molly Ringwald, la reginetta dei film anni ’80, John Huges ha reso questo film indimenticabile e sicuramente da guardare. Tanto che, nonostante la celebrità sia arrivata col boom al botteghino del film anni ’90 ‘Mamma ho perso l’aereo’, il regista non ha mai più replicato l’impresa di girare un film così semplice quanto intenso e pregno di significato, tanto da essere citato ed emulato in moltissime serie tv come ad esempio ‘E.R medici in prima linea’, ‘Dawson’s Creek’, ‘One Three Hill’, i ‘Griffin’, ‘Scrubs’. Una vera e propria pietra miliare del genere.

The Breakfast Club Curiosità e Trailer

Nel 2005, in occasione del ventennale degli MTV Movie Awards, MTV ha deciso di assegnare a ‘The Breakfast Club’ il ‘Silver Bucket Of Excellence Award’ perché film più influente della cosidetta Mtv Generation, ossia la generazione di adolescenti degli anno ’80.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More