Olimpiadi Rio 2016: le medaglie conquistate dall’Italia il 15 agosto

Tutte le medaglie alle Olimpiadi di Rio 2016 vinte dall'Italia il 15 agosto. Scopri gli atleti azzurri che hanno conquistato il podio e guarda i video.

Ieri 15 agosto sono arrivate altre due medaglie azzurre alle Olimpiadi di Rio 2016. La curiosità è che entrambi gli atleti italiani le hanno conquistate con difficoltà causate dai propri avversari. Stiamo parlando di Rachele Bruni che ha ottenuto l’Argento nella 10 km femminile di Nuoto di fondo e Elia Viviani Oro per il Ciclismo su pista nella specialità Omnium maschile Gara a punti.

Olimpiadi Rio 2016: Elia Viviani Oro

Un altro oro, stavolta è il ciclismo su pista a regalarcelo in una gara d’altri tempi, l’omnium, dove i protagonisti sono chiamati ad uno sforzo colossale in più turni, ma anche in più specialità che si articolano in due giorni di gara (!): cronometro lanciato di 200m, scratch sui 15km, inseguimento individuale nei 3km, corsa con punteggio e corsa cronometrata sul km. Un vero e proprio tour de force basato sulla velocità, sulla resistenza e sulla tattica. A compiere l’impresa è il nostro ciclista azzurro Elia Viviani che ha controllato gli avversari nelle prime specialità della gara per poi portarsi in seconda posizione e vincere con pieno merito nella corsa finale. Ma non è stato facile anche perché il fato quasi riusciva, per l’ennesima volta dopo le delusioni di vari mondiali (sempre a podio ma mai primo) e il sesto posto a Londra 2012, ad impedirgli di vincere anche la gloria olimpica. Infatti nell’ultima e decisiva prova viene coinvolto in una caduta, ma il nostro eroe non demorde e rialzatosi riesce a contenere il britannico Cavendish conservando due punti di vantaggio.

Elia Viviani nativo di Isola della Scala (VR) nel 1989, è tesserato per il Team Sky e proviene dalle corse su strada, ma è sulla pista che ottiene le maggiori soddisfazioni ai mondiali ed ora alle Olimpiadi.

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Olimpiadi Rio 2016: Rachele Bruni Argento

Ancora una medaglia dal nuoto, stavolta è argento, in una specialità massacrante effettuata in mare con onde e situazioni ambientali precarie e variabili nel corso stesso della gara. Per rendere l’idea viene considerata una sorta di maratona in acqua, tant’è che i tempi quasi si eguagliano attorno alle 2 ore di gara. A portare ancora una volta agli onori della cronaca sportiva è l’azzurra Rachele Bruni, specialista delle gare di nuoto di gran fondo. Gara che tuttavia si decide all’ultimo respiro con uno sprint alla Bolt, tanto per intenderci.

L’oro va all’olandese Van Rouwendaal che anticipa tutti e taglia il traguardo con una decina di secondi di vantaggio sulle inseguitrici e il quarto posto va al brasile con Okimoto. In mezzo arrivano appaiate la francese Muller e la nostra azzurra, che tenta di bersi la rivale come si conviene con omonimo yogurt, ma la Muller non ci sta ed è battaglia … senza esclusione di colpi! Spallate, sbracciate e chissà cos’altro sotto il livello dell’acqua e sullo striscione d’arrivo la nostra Rachele scompare addirittura affondata senza remore dalla transalpina. Scorrettezza che gli costerà non solo l’argento ma addirittura il bronzo perché inesorabilmente squalificata a favore della (guarda caso) brasiliana.

Rachele Bruni nasce a Firenze nel 1990 e gareggia per il Gruppo Sportivo Esercito e migliora il bronzo della Grimaldi nella stessa disciplina Londra 2012. E’ l’inizio di una leggenda?

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Video: Elia Viviani vince l’Oro

Video: Rachele Bruni vince l’Argento

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