Serj Tankian: esce oggi ‘Harakiri’

Esce oggi, martedì 10 luglio, 'Harakiri', il nuovo album del frontman dei System of a Down, cantante, compositore, multistrumentista, poeta e attivista politico Serj Tankian.

Esce oggi, martedì 10 luglio, ‘Harakiri’ (Reprise records/Serjical Strike), il nuovo album del frontman dei System of a Down, cantante, compositore, multistrumentista, poeta e attivista politico Serj Tankian.
L’album è disponibile su iTunes, oltre alla versione standard, anche in versione deluxe con due bonus track.
Quest’ultima è entrata direttamente alla 10 posizione della classifica.

‘Harakiri’, parola giapponese che indica un suicidio rituale, è il seguito dell’acclamato album del 2010 ‘Imperfect Harmonies’ e il terzo album da solista del frontman dei System of a Down. Come già per ‘Elect The Dead’ del 2007 e ‘Imperfect Harmonies’, Serj ha autoprodotto ‘Harakiri’ nel suo studio di casa a Los Angeles. Questa volta si è avvicinato al processo creativo in modo diverso “ho usato un iPad come strumento compositivo per buttare giù i primi schizzi di 3 brani dell’album” spiega Serj. “Dobbiamo ingegnarci a scrivere in modi diversi se vogliamo ottenere dei risultati inaspettati”.
All’album ha anche partecipato la band con cui Serj è in tour, The F.C.C. – Dan Monti alla chitarra, Mario Pagliarulo al basso e Troy Zeigler alla batteria. Dan Monti ha anche partecipato con Serj al mixaggio e all’engineering dell’album, che è stato masterizzato da Vlado Meller (Metallica, RHCP, Kanye West).

Serj così descrive le canzoni di ‘Harakiri’:

“La cornucopia delle relazioni di odio/amore con Gaia ci ha fatto urlare ‘Figure it Out!’ (sveglia!) gli amministratori delegati sono la vera malattia. L’unico destino del capitalismo abusivo è la devastazione umana/ambientale. Il ‘Ching chime’ (il suono delle monete), dramma minore di un delinquente ‘Butterfly’, ha rivelato che le lacrime dell’umanità pesano di più delle precipitazione piovose annuali sul pianeta. Siamo testimoni di un ‘Harakiri’ su grande scala che ha strappato ‘Occupied Tears’ (lacrime occupate) a vittime preda di altre vittime divenute cacciatrici, creando un DEAFING SILENCE (silenzio assordante) attraverso il quale possiamo sentire una voce che supplica ‘Forget Me Knot’ (legatela al dito), figlio mio. La ‘Reality TV’ è divenuta la violenta accusa di una società meglio descritta come la ‘Uneducated Democracy’ (democrazia maleducata). Le figlie dell’evoluzione ‘Weave On’ (tessono) con il sangue che gocciola dalle loro mani colpevoli sulla bandiera mentre la parola repubblica viene sostituita da impero”.

E Serj continua, parlando della composizione:

“Il 2011 è iniziato col botto. Alcuni ragazzi a Piha, NZ stavano accendendo dei fuochi artificiali quando uno è andato a finire nella proprietà del mio vicino appiccando un incendio su tutta la collina. Lo sentivo che sarebbe stato un anno infernale e senza dubbio lo è stato”, dice Serj. “Dopo 5 giorni dall’incendio, ho letto che uccelli e pesci muoiono in numero impressionante. Da lì ho avuto un presagio. Era come se numerose creature sulla terra stessero facendo un harakiri di massa. Sapevano per caso qualcosa che noi ignoriamo su quello sta per succedere o sulla sostenibilità delle condizioni ambientali? Quel giorno ho iniziato a scrivere questo album”.

Il simbolismo di intere specie che si estinguono su larga scala ha particolarmente colpito la sensibilità di Serj, tanto da essere il tema dominante del suo nuovo lavoro. Serj ha preso l’idea e l’ha rielaborata, incorporando le innumerevoli esperienze vissute durante lo scorso caotico anno, fino a farne un album dal sapore molto diverso.

“E’ un album veramente molto diverso dagli altri che ho fatto come solista. È molto più punk con influenze che vanno dal gotico all’electro ’80, con brani melodi ci e heavy rock. Dal punto di vista dei testi, abbraccia tutti i generi dal personale, al politico, al filosofico, allo spirituale, all’umoristico, all’amoroso”.

Gran parte del nuovo lavoro è stato composto lo scorso anno, un anno estremamente impegnativo per Serj che lo descrive come “il più faticoso e più produttivo di tutta la sua vita”. A febbraio ‘Prometheus Bond’, il musical per cui ha scritto tutte le musiche, ha debuttato all’Oberon Theater di Harvard raccogliendo critiche entusiasmanti. Sempre nel 2011 ha pubblicato il suo secondo libro di poesie, ‘Glaring Through Oblivion’. E’ anche andato in tour con i SOAD in tre continenti, suonato con l’Opera Orchestra di Yerevan/Armenia, dove ha tenuto anche discorsi politici con i capi del paese e presentato degli eventi no-profit. Ha poi tenuto il suo primo concerto in Libano, dove è nato, insieme all’orchestra sinfonica nazionale libanese. Dopo essere ritornato in USA, ha finito di scrivere 4 album: uno jazz, uno elettronico con il suo amico Jimmy Urine dei Mindless Self Indulgence, una sinfonia classica intitolata ‘Orca’ e, appunto, il terzo album da solista in uscita il 10 luglio.

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