Intervista a Barbara Bozzini, autrice di “The Dark Side and The Light Side”

Intervista all'autrice di "The Dark Side and The Light Side", Barbara Bozzini. Come è nato questo progetto ambizioso e come si è sviluppato.

Cube Magazine ha incontrato Barbara Bozzini, grafica bresciana di adozione, mantovana di nascita, che si è occupata della redazione dell’ambizioso progetto fotografico “The Dark Side and The Light Side”, di cui vi abbiamo parlato QUI. Ed in esclusiva Barbara ci ha parlato del suo progetto, di come è nato e come si è sviluppato.

D: Ciao Barbara innanzitutto grazie per la disponibilità, e complimenti per questo tuo progetto ambizioso.
Ci racconti come è nata questa idea?

R: Avevo bisogno di ossigeno…
Da anni credo che per un creativo sia difficile esprimersi in piena libertà e questo porta molto spesso ad una vera e propria asfissia delle idee.
Per uscire da questa condizione ho voluto intraprendere un progetto che fosse prima di tutto una sfida ed un analisi molto personale e privata: liberarmi dalla razionalità meccanica attivando le mie sinapsi con stimoli polidirezionali.

D: Tu nasci come grafica, ma questo libro è molto di più: una raccolta di vere e proprie opere d’arte unite da un filo conduttore, la contrapposizione tra bianco e nero, il lato oscuro e quello chiaro dell’animo umano,  da dove arriva la scelta di questa tematica?

R: Credo che in tutto e tutti coesistano una parte “dark” e una parte “light”, paure e speranze, bene e male; molto spesso però si affronta questa realtà con le negazione di una o dell’altra parte del proprio “es”.
Partendo dalle mie “inquietudini” e dalle mie “beatitudini “ ho voluto con stimoli visivi rendere omaggio a questa complessa coesistenza di sentimenti.
Non voglio essere fraintesa, non ho ala presunzione di analizzare la  “voce dell’animo umano” , il conflitto interiore esiste da che l’uomo abbia memoria e a mio avviso sempre esisterà…
Una domanda  appare ricorrente all’interno di questo percorso: è veramente del buio che abbiamo paura o forse ci terrorizza la luce?

D: Fra le immagini presenti nel libro, ve ne sono alcune molto insolite. Immagino che selezionare le migliori non sia stato un compito facile. Con quale criterio è stata fatta questa “selezione”?

R: Quasi tutte le opere sono state create appositamente sotto la mia “creative direction” per il libro e ti confermo che selezionarle è stata un’impresa emotivamente straziante…
Infatti dietro ogni immagine potevo leggere una parte di me, un sentimento.
Alla fine ho cercato “ di chiudere gli oggi e vedere con l’anima” …

D: All’interno del libro, all’inizio di ogni “sezione” c’è una frase. Qual è quella che senti più tua e che in qualche modo ti rappresenta meglio?

R: Per la complementarietà e la contrapposizione di cui abbiamo parlato ti posso citare due estratti:
“è un omaggio a chi crede che possedere un talento sia una via privilegiata per cambiare le cose… per guarire.”
“spero che tu mi cosideri pazza perché la mente dei pazzi non ha limiti”

Ma non ti dico quale dei due estratti appatiene al bianco e quale al nero… solo chi “vivrà” il li libro potrà saperlo!

D: Quali sono, se ci sono state, le maggiori difficoltà che hai incontrato durante la realizzazione del progetto?

R: la più grossa difficoltà è stata la presa di coscienza…il mettersi a nudo.

D: Questo lavoro nasce anche dalla collaborazione con illustri fotografi ed artisti. Com’è stato lavorare al loro fianco?

R: è stato un arricchimento continuo sia dal punto di vista professionale sia dal lato umano.
Tutti si sono messi in gioco e hanno creduto nel progetto, e come il libro urla in ogni sua pagina, è proprio il senso di condivisione e l’accettazione il “lite motive”.

D: Il libro è stato presentato il 29 Febbraio con un bellissimo party all’Hotel Dunant di Castiglione delle Stiviere. Una data molto particolare, come mai questa scelta?

R: Nulla lasciato al caso, il 29 febbraio è per me “il giorno che non esiste realmente”, è come se in un allucinazione di massa collettiva si avesse la percezione di poter avere un giorno in più a disposizione…io ho deciso di non sprecarlo e ho voluto condividere con più di 1000 amici un party dove tutti potessero esprimersi ed essere liberi e scegliere cosa fare di quelle 24 ore in più!

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